“Serve un vero cessate il fuoco. Sono pronto a incontrarmi in qualsiasi formato con coloro che prendono le decisioni e detengono l’autorità necessaria, incluso Putin, nonostante abbia già superato il limite costituzionale del mandato da almeno tre termini”. Lo ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Spero che la guerra possa finire durante l’attuale mandato del presidente Trump. Confido fortemente nell’influenza degli Stati Uniti. È qualcosa che può fare davvero la differenza”, ha spiegato. “In questo momento, la Russia sta cercando di salvare il programma nucleare iraniano, non c’è altro modo di interpretare i segnali pubblici e le attività dietro le quinte”. Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Quando uno dei loro complici perde la capacità di esportare guerra, la Russia ne risente e cerca di intervenire. Ancora una volta, si dimostra che ai regimi aggressivi non deve essere permesso di unirsi e diventare alleati”, ha spiegato. Mosca si aspetta che la data del prossimo turno di negoziati tra Russia e Ucraina venga concordata la prossima settimana. L’ha dichiarato oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Partiamo ora dal presupposto che una data per il terzo turno di consultazioni verrà concordata la prossima settimana”, ha detto Peskov all’emittente RT. Nel corso di un vertice tenutosi oggi a Tallinn, i ministri degli Interni dei Paesi nordici, dei Paesi baltici e della Polonia hanno sottoscritto una dichiarazione comune in cui chiedono ai Paesi dell’Unione europea di adottare tutte le misure necessarie per limitare l’accesso e la libera circolazione nell’area Schengen di tutte le persone attualmente o in passato impiegate dalle forze armate russe o da altri gruppi armati che agiscono per conto del governo di Mosca.
Il documento sottolinea, in particolare, la necessità di adottare misure comuni per limitare l’emissione di permessi di soggiorno e visti per tutte le persone che abbiano prestato servizio nelle forze armate russe in Ucraina. “Centinaia di migliaia di cittadini russi hanno combattuto contro un Paese europeo indipendente. Dovremmo prendere una posizione molto chiara sul fatto che queste persone non possono viaggiare liberamente nell’area Schengen in quanto rappresentano un pericolo alla sicurezza di tutta l’Europa”, ha affermato il ministro degli Interni estone, Igor Taro, commentando la dichiarazione. Un generale tedesco ha liquidato come “assurde” le ripetute minacce del presidente russo Vladimir Putin secondo cui la fornitura di missili da crociera Taurus all’Ucraina potrebbe renderla parte in causa nella guerra.
“È ovviamente una sciocchezza e non è corretto affermare che gli aiuti militari – e questa discussione va avanti ormai da tre anni – costituiscano una partecipazione diretta alla guerra”, ha dichiarato il maggiore generale Christian Freuding, responsabile del coordinamento degli aiuti militari tedeschi a Kiev, all’emittente pubblica ZDF. L’ambasciata della Federazione Russa a Buenos Aires ha smentito le affermazioni del governo di Javier Milei riguardanti la presenza nel Paese di “un gruppo di persone leali agli interessi di Mosca che porta avanti campagne di disinformazione contro lo Stato argentino”. In una nota, è stato detto che i due cittadini russi indicati dal governo argentino alla guida della presunta organizzazione, identificati come Lev Andriashvili e Irina Yakovenko, “non sono registrati presso la sezione consolare dell’Ambasciata”, precisando quindi di aver “inviato una nota verbale al ministero degli Affari Esteri, del Commercio Internazionale e del Culto argentino chiedendo chiarimenti in merito al loro status giuridico”. Nella nota si collega infine la denuncia argentina ad una “mania spionistica legata ai tentativi da parte degli avversari del nostro Paese di danneggiare le relazioni russo-argentine”. Il portavoce argentino Adorni aveva citato tuttavia nella sua denuncia informazioni provenienti dalla Segreteria di Intelligence (Side) secondo le quali il gruppo sarebbe “legato al governo russo” e in particolare all’ex consigliere di Putin, Evgenij Prigozin.
Zelensky: “Pronto a incontrare Putin, conto su Trump”. Sanzioni, stallo al Senato Usa
