Forte e articolata nei confronti delle politiche di sviluppo urbanistico e delle scelte amministrative del Comune di Ladispoli, in particolare sotto la guida dell’amministrazione Grando. Di seguito ne riassumo i punti principali: Trasloco del mercato giornaliero e nuovi insediamenti commerciali: Si evidenzia il trasferimento del mercato da via Ancona a via Sironi, accompagnato dalla costruzione di oltre 37.000 metri cubi tra commerciale e abitativo, e l’insediamento di nuovi centri commerciali all’ingresso nord della città. Queste operazioni sono viste come un’accelerazione della “cementificazione” della zona. Critiche alla gestione dell’amministrazione: Ladispoli Attiva accusa l’amministrazione Grando di abbandonare principi di pianificazione sostenibile e di anteporre il profitto di pochi agli interessi collettivi e ambientali, nonostante i problemi gravi di carenza di acqua, energia, spazzatura e degrado urbano. Opposizione al progetto di via Sironi: La raccolta di 2.000 firme contro lo spostamento del mercato e il fatto che il Consiglio comunale si svolgerà dopo il voto sul progetto sono visti come un tentativo di decidere comunque senza ascoltare adeguatamente i cittadini, paragonato a un medico che cura un paziente già morto. Nuovi insediamenti all’ingresso nord: Si critica l’installazione di altri 10.000 metri cubi di cemento in un’area destinata agli spettacoli circensi, aggravando problemi di traffico e penalizzando i commercianti del centro storico. Piano integrato di via Latina: Si sottolinea come il progetto, già bocciato dalla Regione Lazio e ritenuto privo di “reale interesse pubblico”, venga riproposto dall’amministrazione con atteggiamento arrogante, rischiando di aggravare il consumo di suolo e i costi sociali e ambientali. Richiami ai principi di partecipazione e sviluppo sostenibile: Ladispoli Attiva invita i cittadini a partecipare attivamente e a opporsi a un modello di sviluppo basato sul cemento, che privilegia gli interessi dei costruttori e non il bene comune, auspicando una futura “nuova era” per la città nel 2027, con decisioni più trasparenti e condivise.
Da via Sironi ai nuovi insediamenti commerciali: giovedì consiglio di “fuoco”






