Nessuna attenuante, nessun appello: diventa definitiva la condanna a 24 anni di reclusione per Pietro Ialongo, il 41enne molisano che nella notte tra il 2 e il 3 maggio 2022 uccise con 14 coltellate, nella casa di Frosinone dove convivevano da qualche mese, l’ex fidanzata Romina De Cesare, 36 anni, originaria dello stesso paesino della provincia di Isernia, Cerro al Volturno. Proprio lì voleva tornare la donna, che aveva deciso di porre fine alla relazione con Ialongo. Una scelta che il suo ex non aveva gradito, tanto da tenderle un vero e proprio agguato, attendendola sul pianerottolo di casa a Frosinone, proprio nel momento in cui la donna si stava preparando a lasciare quell’appartamento, per sferrarle 14 coltellate inflitte con un coltello da cucina. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dalla difesa del 41enne, confermando dunque la sentenza della Corte d’Appello. Ialongo, giudicato in primo grado dalla Corte d’Assise di Frosinone, era accusato dei reati di omicidio volontario e atti persecutori. Ad aggravare il quadro nei suoi confronti anche i messaggi e le testimonianze raccolte nel corso dell’indagine, che hanno evidenziato il clima di oppressione e controllo psicologico esercitato dall’uomo nei confronti di Romina. La famiglia della donna ha espresso soddisfazione, pur nel rammarico e nel dolore. “Nessuna sentenza mi farà riabbracciare mia figlia – ha commentato il papà di Romina, Mario De Cesare – ma sono soddisfatto dell’esito”.