sabato, Luglio 19, 2025

Ladispoli, per risolvere il problema della mucillagine il Comune accelera sull’acquisto del battello “spazzamare”

Il fine settimana scorso, il mare di Ladispoli è tornato al centro dell’attenzione, non solo a causa della grande affluenza di vacanzieri, ma anche per la comparsa di una fascia marrone che galleggiava a pochi metri dalla riva, visibile in numerose immagini condivise sui social. Questa situazione ha spinto alcuni bagnanti a desistere dal fare il bagno, alimentando le preoccupazioni sulla possibile origine di questa chiazza. Le ipotesi più comuni riguardavano scarichi fognari non adeguatamente trattati dai depuratori oppure fenomeni naturali. Tuttavia, i sopralluoghi congiunti effettuati da Arpa Lazio e dalla Guardia costiera hanno escluso la presenza di inquinanti o scarichi fognari. Le analisi condotte hanno dimostrato che la chiazza è composta principalmente da mucillagine, una formazione naturale risultante dalla decomposizione di microalghe favorita dalle elevate temperature dell’acqua. Questa sostanza organica, risalendo in superficie, trascina con sé piccoli detriti leggeri come plastica e carta, che vengono poi spinti dalle correnti verso la riva. Per affrontare in modo efficace e stabile il problema, il Comune di Ladispoli ha deciso di anticipare l’acquisto di un battello ecologico, denominato “spazzamare”. Questa imbarcazione, dal costo di circa 100 mila euro già stanziati nel bilancio 2025, è altamente tecnologica e lunga circa dieci metri. Sarà equipaggiata con paratie e un nastro trasportatore per raccogliere mucillagine, schiuma e rifiuti galleggianti lungo la costa. Per operare efficacemente, richiederà personale altamente specializzato a bordo. Il Comune ha già avviato le procedure per mettere in servizio lo “spazzamare” già da luglio, in modo da coprire il periodo di maggiore afflusso turistico e garantire un mare più pulito e sicuro per residenti e visitatori. È stata anche valutata la possibilità di richiedere un contributo regionale, ma i tempi di ottenimento avrebbero potuto ritardare l’attivazione del mezzo oltre la stagione balneare, per cui si è deciso di procedere con le risorse già disponibili.

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