sabato, Luglio 19, 2025

Piano Mattei, Italia e Ue stringono accordi da 1,2 miliardi di euro per progetti in Africa

AVilla Doria Pamphilj, nel cuore di Roma, è in corso il vertice ‘The Mattei Plan for Africa and the Global Gateway: A common effort with the African Continent’. Il summit è co-presieduto dalla premier Giorgia Meloni e dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Tra le iniziative anche l’inaugurazione del “centro sull’Intelligenza artificiale per lo sviluppo sostenibile”. Ai lavori partecipano l’amministratore delegato di Africa Finance Corporation Samaila Zubairu; il presidente della Banca Africana di Sviluppo Akinwumi Adesina; il presidente del Gruppo Banca Mondiale Ajay Banga; la direttrice esecutiva del Fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva; il ministro delle Finanze dello Zambia Hakainde Musokotwane; il ministro degli Affari Esteri dell’Angola Tète Antonio; il presidente della Commissione dell’Unione Africana Mahmoud Ali Youssouf; il primo ministro della Repubblica Democratica del Congo Judith Suminwa Tuluka; il vice presidente della Tanzania Philip Mpango. Alle 14.30 la cerimonia di scambio degli accordi, a cui hanno partecipato anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso; la vice presidente della Bei Gelsomina Vigliotti; l’amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti Dario Scannapieco; l’amministratore delegato di Sace Alessandra Ricci; l’amministratore delegato di Sparkle Enrico Maria Bagnasco e il presidente di Microsoft Brad Smith. Alle 15 si sono svolte le dichiarazioni congiunte alla stampa di Meloni, von der Leyen e Mahmoud Ali Youssouf. “Gli accordi firmati oggi” al summit Ue-Africa “valgono 1,2 miliardi di impegni concreti”. Lo ha detto Meloni, nelle dichiarazioni alla stampa al termine del vertice. Inoltre “lavoriamo – ha aggiunto – a un’iniziativa concreta per il debito delle nazioni africane, questione che se non affrontata rischia di vanificare tutti i nostri sforzi. Lavoriamo per convertire l’intero ammontare del debito delle nazioni meno sviluppate e abbattere del 50% quello delle nazioni a reddito medio-basso. Questo ci consentirà di convertire in progetti di sviluppo sul territorio circa 235 milioni di debito”. “Crediamo che l’Africa sia un continente nel quale si gioca il nostro futuro. Crediamo che rafforzare l’Africa significhi rafforzare anche l’Europa, costruire insieme le condizioni per una stabilità comune”.

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