sabato, Luglio 19, 2025

Putin: “Siamo un unico popolo, tutta l’Ucraina è nostra”

Siamo “unico popolo: tutta l’Ucraina è nostra”, ha detto ieri Putin rispondendo a chi gli chiedeva fin dove si spingeranno le truppe russe precisando però che Mosca “non cerca la capitolazione” di Kiev “ma solo il riconoscimento delle realtà emerse sul terreno”. Lo zar ha assicurato poi che non permetterà che i rischi di “recessione o stagnazione” nell’economia russa si concretizzino. “Oggi, i russi hanno dichiarato ancora una volta apertamente e con assoluto cinismo che ‘non sono dell’umore giusto’ per un cessate il fuoco. La Russia vuole fare la guerra. Brandendo persino alcune  minacce”. È quanto afferma nel suo messaggio serale pubblicato sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Ciò significa che la pressione esercitata dal mondo non è ancora abbastanza forte,  oppure che stanno cercando con tutte le loro forze di salvare le apparenze”, aggiunge, “beh, l’economia russa sta già crollando. Noi sosterremo ancora di più questo processo. L’ayatollah Putin può  guardare ai suoi amici in Iran per vedere dove finiscono regimi di questo tipo e fino a che punto portano il loro Paese al degrado”. Le Nazioni Unite hanno elogiato i recenti scambi di prigionieri di guerra tra Russia e Ucraina e hanno auspicato che proseguano. Lo ha dichiarato il vice segretario generale delle Nazioni Unite, Miroslav Jenca. “Accogliamo con favore questi scambi e incoraggiamo la loro continuazione affinché tutti i prigionieri di guerra e i civili detenuti possano presto tornare a casa”, ha dichiarato Jenca durante una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dedicata al conflitto in Ucraina. Ha sottolineato che tali iniziative portano una conclusione alle famiglie che vivono “incertezze” e liberano i prigionieri da condizioni difficili. La Casa Bianca ha confermato la telefonata tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e l’omologo russo Vladimir Putin. “Il presidente Putin mi ha chiamato questa mattina per farmi gentilmente gli auguri di compleanno, ma soprattutto per parlare dell’Iran, un Paese che conosce molto bene. Ne abbiamo parlato a lungo – ha dichiarato Trump in una nota – Lui ritiene, come me, che questa guerra tra Israele e Iran debba finire. Al che gli ho spiegato che anche la sua guerra dovrebbe finire”. Le forze ucraine hanno fermato l’avanzata russa nella regione nordorientale di Sumy, dove il Cremlino intendeva costituire una zona cuscinetto, e stanno combattendo per riprendere il controllo delle zone occupate al confine. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensku, in una nota diffusa dall’ufficio di presidenza ucraino. Zelensky ha affermato che la Russia ha ammassato 53 mila truppe nella direzione di Sumy. “Stiamo riequilibrando la posizione. Si combatte li’ e lungo il confine”, ha aggiunto Zelensky, “dovete capire che il nemico e’ stato fermato li’ e la profondita’ massima nella quale si svolgono i combattimenti e’ pari a 7 chilometri dal confine”. 

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