“Ha lo charme del diavolo e la faccia d’angelo. È uno psicopatico”. Sono parole durissime quelle pronunciate da Penelope, sorella di Francis Kaufmann, l’uomo accusato del duplice omicidio di Anastasia Trofimova e della piccola Andromeda, trovate morte a Villa Pamphili a Roma. In un’intervista a La Repubblica, la donna racconta che la famiglia temeva il peggio: “Quando ci ha detto di aver avuto una figlia, abbiamo iniziato a pregare. Eravamo certi che le avrebbe uccise. E lo ha fatto”. Penelope lo descrive come una persona violenta, soprattutto sotto effetto di alcol e droga: “Da ubriaco ha quasi ucciso nostro fratello. Se fosse tornato negli Stati Uniti, avrebbe ammazzato anche noi. Siamo stati terrorizzati per anni”. Parole che rafforzano il quadro investigativo. Kaufmann è ora detenuto in Grecia, dopo l’arresto sull’isola di Skiathos. Ha assunto diverse identità false, tra cui Rexal Ford e Matteo Capozzi, e si è opposto all’estradizione. L’Italia insiste per interrogarlo al più presto. Intanto si cerca l’appartamento dove Anastasia e la piccola Andromeda avrebbero vissuto a Roma dopo essere arrivate da Malta insieme a Francis Kaufmann. Gli investigatori sospettano che l’alloggio non fosse regolarmente registrato. Il proprietario, temendo sanzioni o accuse di favoreggiamento, potrebbe aver scelto il silenzio. Secondo i pm romani Francesco Cascini e Antonio Verdi, si tratta di un duplice omicidio con un solo indagato: Kaufmann, arrestato in Grecia sull’isola di Skiathos, si trova nel carcere di Larissa. L’Italia ha chiesto l’estradizione, ma se i tempi si allungheranno, una delegazione di magistrati potrebbe partire per interrogarlo direttamente. Intanto emergono nuovi dettagli sul passato dell’uomo: almeno cinque arresti per violenza domestica e una condanna per aggressione con un’arma letale. Un profilo che, secondo gli inquirenti, rafforza la pista della responsabilità nell’omicidio della compagna e della figlia.