“La revisione” dell’Accordo di associazione Ue-Israele “è molto chiara e dobbiamo migliorare la situazione. Israele ha violato l’Articolo 2” sul rispetto dei diritti umani. “Non si tratta di punire Israele, ma di innescare miglioramenti concreti per la popolazione e la vita delle persone a Gaza. Ecco cosa stiamo cercando di fare ora. Se la situazione non migliora, possiamo discutere anche di ulteriori misure e tornare sull’argomento a luglio. Ma non sarò io, personalmente, o l’unica a fare il punto della situazione, anche altri ministri lo faranno, e diranno le stesse cose che abbiamo oggi, ovvero che abbiamo un dialogo strutturato su questo argomento”. Lo dice l’Alta Rappresentante Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, in conferenza stampa dopo il Consiglio Esteri. “Contatteremo Israele per presentargli le nostre conclusioni e valutare come migliorare la situazione sul campo, perché questo è l’obiettivo degli Stati membri”, ribadisce. “Non è più una guerra: è un inferno a cielo aperto. Ogni giorno a Gaza si contano centinaia di morti, tra cui bambini, donne, civili inermi. Eppure, sembra che il mondo non se ne accorga più”. A parlare a margine di un incontro pubblico a Bitonto, nel Barese, sul conflitto in Medio Oriente, èTaysir Hasan, rappresentante della comunità palestinese di Puglia e Basilicata. “Ci hanno tolto la possibilità di vivere una vita normale – ha detto Hasan -. A Gaza, due milioni e duecentomila persone sopravvivono senza acqua potabile, senza elettricità, senza ospedali funzionanti. Non ci sono scuole, non ci sono case. Solo tende, macerie, droni e bombe. I bambini crescono tra i rumori degli aerei e la paura costante. Non sanno cosa sia dormire una notte in pace”. Il bilancio umanitario è devastante: “Parliamo di oltre 18 mila bambini uccisi e più di 40 mila mutilati. La protezione civile di Gaza ha dichiarato che 31 palestinesi in cerca di aiuti umanitari sono tra le almeno 60 persone uccise oggi dalle forze israeliane, l’ultimo di una serie di attacchi vicino ai centri di distribuzione degli aiuti. Il portavoce della protezione civile, Mahmud Bassal, ha dichiarato all’Afp che cinque persone sono state uccise mentre attendevano aiuti nel sud di Gaza, e altre 26 vicino a un’area centrale nota come corridoio di Netzarim, una striscia di terra controllata da Israele che taglia in due il territorio palestinese. L’esercito israeliano ha dichiarato all’Afp che le sue truppe nell’area di Netzarim hanno prima sparato “colpi di avvertimento” contro i “sospetti” che si avvicinavano. Quando gli individui hanno continuato ad avanzare, “un aereo ha colpito ed eliminato i sospetti per allontanare la minaccia”, ha affermato l’esercito. Incidenti simili si sono verificati regolarmente in quell’area dalla fine di maggio, quando la Gaza Humanitarian Foundation, sostenuta da Stati Uniti e Israele, ha aperto i suoi centri di distribuzione. Bassal ha dichiarato che in altre zone del territorio 14persone sono state uccise in due attacchi separati nella città centrale di Deir el-Balah e nei dintorni, e altre 13 in tre attacchi aerei israeliani nell’area di Gaza City. Uno di questi attacchi, che ha ucciso tre persone, ha colpito una stazione di ricarica per telefoni cellulari in città, ha detto Bassal. Nelsud di Gaza, due persone sono state uccise “dal fuoco israeliano” in due incidenti separati, ha aggiunto.
Kallas: “Se la riposta di Israele su Gaza non migliora, pronti a nuove misure”
