La polizia ha sventato in extremis un tentativo di truffa ai danni di un’anziana, messo in atto con il collaudato stratagemma del “finto avvocato”. L’episodio è avvenuto nella giornata di ieri in un comune della Tuscia, dove gli agenti della squadra mobile della Questura di Viterbo, al termine di un’attività info-investigativa, hanno arrestato due uomini italiani originari del casertano. I due stavano per raggirare una donna di circa 80 anni, contattata telefonicamente da un complice che, spacciandosi per un avvocato, l’aveva convinta che il fratello era stato trattenuto in caserma dopo aver investito una donna in un incidente stradale. Per evitare conseguenze penali, le era stato chiesto di consegnare cinquemila euro in contanti per “coprire le spese legali”. L’anziana, visibilmente scossa, aveva preparato il denaro come richiesto. Ma quando i due si sono presentati alla porta per ritirare la somma, hanno trovato ad attenderli gli agenti in borghese, che li hanno immediatamente bloccati e arrestati. I due sono stati messi a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre il questore di Viterbo ha disposto nei loro confronti anche la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio dal territorio. L’episodio riaccende l’attenzione sul fenomeno delle truffe agli anziani, particolarmente diffuse nelle aree periferiche. Le forze dell’ordine raccomandano la massima prudenza e invitano i cittadini a segnalare tempestivamente qualsiasi telefonata sospetta.






