Il Tribunale di Velletri ha dato ragione a due famiglie che avevano fatto ricorso contro il Comune di Ardea per la mancata erogazione del servizio OEPAC (Operatori Educativi per l’Autonomia e la Comunicazione), figura fondamentale per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. I giudici hanno riconosciuto la condotta discriminatoria dell’ente e ordinato l’attivazione del servizio nella misura richiesta, oltre alla condanna al pagamento delle spese processuali: 2.608 e 1.689 euro, più accessori. Il caso ruota attorno a quattro ricorsi intentati da genitori di bambini con bisogni educativi speciali, che hanno denunciato la totale assenza del servizio durante l’orario scolastico, compromettendo di fatto il diritto allo studio dei propri figli. Due ricorsi sono stati accolti pienamente, mentre negli altri due il Comune ha ottenuto sentenze favorevoli. Per l’amministrazione, tuttavia, la vicenda è tutt’altro che chiusa. La Giunta ha già deliberato la presentazione del reclamo contro le due ordinanze sfavorevoli e si dice pronta a resistere anche nei prossimi gradi di giudizio. Le sentenze rappresentano un segnale importante per la tutela dei diritti dei minori con disabilità, ribadendo che l’erogazione del servizio OEPAC non può essere subordinata a limiti economici o a ritardi amministrativi. Per le famiglie coinvolte, si tratta di una vittoria non solo legale, ma anche morale: un riconoscimento formale di una mancanza che ha inciso sulla quotidianità scolastica dei loro figli. Il Comune, da parte sua, continua a difendere le proprie scelte, ma la doppia condanna potrebbe aprire la strada ad ulteriori contenziosi, alimentando un fronte delicato che coinvolge giustizia, servizi sociali e il diritto allo studio.






