È mancato il numero legale e la seduta del Consiglio comunale di giovedì scorso è saltata. Un evento che l’opposizione definisce “un fatto politico gravissimo”, accusando la giunta di non riuscire più a tenere unito il proprio gruppo consiliare. Alla base delle tensioni, secondo i consiglieri di minoranza, ci sarebbe la gestione controversa del cartellone estivo: un affidamento da 140mila euro a una Aps (Associazione di promozione sociale) fondata solo lo scorso gennaio, senza esperienza pregressa e già scartata in altri contesti per presunti inadempimenti. «Una scelta opaca – denunciano – che ha generato fratture interne così profonde da impedire perfino lo svolgimento dell’aula. Oggi il Consiglio è in mano a un ristretto gruppo di politici che tirano le fila nell’ombra, mentre la maggioranza implode». Secondo l’opposizione, la paralisi amministrativa e l’assenza di trasparenza stanno minando la fiducia dei cittadini: «Abbiamo presentato una mozione chiara, documentata e trasparente, ma chi governa la città non ha nemmeno il coraggio di discuterla». L’appello si fa politico e diretto: «I consiglieri di maggioranza devono scegliere: continuare a fare da scudo a un’amministrazione in crisi, oppure restituire la parola ai cittadini. Cerveteri – concludono – merita un’amministrazione nuova, seria, trasparente. L’alternativa esiste. Ed è già al lavoro».






