sabato, Novembre 29, 2025

Cerveteri: culla dell’Etruria e patrimonio dell’umanità

Cerveteri, anticamente nota come Caisra per gli Etruschi, Caere per i Romani e Agylla per i Greci, fu una delle più importanti e floride città della Dodecapoli Etrusca, l’alleanza delle dodici città-stato che dominavano l’antica Etruria. Il suo splendore si rifletteva nei suoi tre porti attivi: Pyrgi, Punicum e Alsium, che ne fecero un centro strategico per il commercio nel Mediterraneo. Nel VI secolo a.C., al culmine della sua potenza, Caisra contava oltre 25.000 abitanti – più dell’Atene dell’epoca, come testimoniato dallo storico greco Dionigi di Alicarnasso – e possedeva una flotta mercantile che intrecciava intensi rapporti commerciali con Fenici e Cartaginesi. Pyrgi, il più importante dei suoi porti (oggi Santa Severa), ospitava un insediamento fenicio e un tempio dedicato alla dea Astarte, a testimonianza dell’influenza culturale e spirituale del Mediterraneo orientale. Nel territorio dell’attuale Cerveteri sono state rinvenute anche tracce di insediamenti villanoviani, risalenti al X–XII secolo a.C., a dimostrazione della lunga continuità abitativa dell’area. Nell’antichità, come in tutte le città della Dodecapoli, il potere era affidato al Lucumone, una figura al contempo religiosa e politica. Oggi Cerveteri è una città di circa 38.000 abitanti, con una popolazione in crescita e un territorio che si estende per 134,43 km², dai 300 metri d’altitudine del borgo collinare del Sasso fino al livello del mare nella località di Campo di Mare. Il capoluogo si trova a 81 metri sul livello del mare ed è ben collegato a Roma – distante circa 40 km – tramite: Linea ferroviaria Roma-Civitavecchia. Autostrada A12. Via Aurelia (SS1). Servizi bus con transito anche per la vicina Ladispoli (solo 3 km di distanza). La città è inoltre strategicamente vicina al porto di Civitavecchia, uno degli scali crocieristici più importanti del Mediterraneo, che nel 2024 ha registrato circa 4,5 milioni di crocieristi. L’economia locale si fonda su una agricoltura fiorente, con una viticoltura di qualità che alimenta diverse aziende vinicole. Il paesaggio rurale si fonde con l’immenso patrimonio archeologico, storico e artistico del territorio. Il 2 luglio 2004, durante una sessione a Suzhou (Cina), l’UNESCO ha riconosciuto la Necropoli della Banditaccia di Cerveteri Patrimonio Mondiale dell’Umanità, in congiunzione con Tarquinia. “La necropoli di Cerveteri mostra in un contesto funerario lo stesso progetto urbanistico e gli stessi schemi architettonici che venivano applicati nella progettazione delle antiche città.” “Le Necropoli di Cerveteri e Tarquinia rappresentano un capolavoro del genio creativo dell’uomo. […] I cimiteri, progettati come vere città etrusche, costituiscono una testimonianza unica ed eccezionale dell’antica civiltà etrusca e delle sue credenze, rappresentando una forma di civilizzazione urbana pre-romana senza eguali.”

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