Un tempo erano un fiore all’occhiello della nostra città: 5 “Case dell’acqua”, dislocate nei diversi quartieri di Ladispoli, contribuivano alla riduzione della plastica, al risparmio idrico e offrivano anche servizi Hi-tech, come prese USB per ricaricare dispositivi mobili. Oggi, dopo l’affidamento del servizio idrico ad ACEA ATO2, sono tutte fuori uso. Abbiamo già chiesto all’amministrazione di intervenire presso ACEA per riattivarle, ma nessuna risposta concreta è arrivata. Rimettere in funzione queste strutture sarebbe un segnale di attenzione per l’ambiente e un aiuto concreto alle famiglie. Ora invece restano solo impianti vuoti, abbandonati, simbolo di incuria.
