Circa la metà del litorale di Ardea resta ancora interdetta alla balneazione, sollevando forti preoccupazioni tra residenti e turisti. A spiegare le cause di questa situazione è stato il sindaco Fabrizio Cremonini, intervenuto durante l’ultima seduta del consiglio comunale. Il primo cittadino ha fatto seguito alla recente partecipazione alla riunione congiunta delle Commissioni VIII (Ambiente) e XIII (Turismo) della Regione Lazio, nel corso della quale ha espresso con fermezza le difficoltà croniche del territorio. «In quel contesto – ha dichiarato Cremonini – ho sottolineato le difficoltà che Ardea affronta ogni anno, da oltre dieci anni, a causa dell’inquinamento marino provocato dagli idroclorofluoruri». Una problematica ambientale annosa, dunque, che nonostante le segnalazioni e i tentativi di risanamento continua a compromettere la qualità delle acque marine. L’interdizione interessa zone costiere significative, penalizzando sia l’economia turistica locale che la fruibilità del mare da parte dei cittadini. Il sindaco ha inoltre chiesto un intervento urgente della Regione e degli enti competenti per avviare azioni concrete di monitoraggio e bonifica, con l’obiettivo di restituire salubrità alle acque e credibilità al litorale di Ardea come meta balneare.