La consigliera di minoranza Clelia Di Liello, esponente della lista Coalizione Futuro, interviene per chiarire le ragioni del voto contrario al finanziamento per la realizzazione del museo marconiano a Torre Chiaruccia. “La nostra attenzione al progetto risale a oltre un anno fa”, spiega Di Liello, “quando è emersa una delibera di giunta che approvava un piano di fattibilità tecnico-economica per la trasformazione dell’attuale stazione meteo in un museo dedicato a Marconi. Tuttavia, ciò che ci ha lasciato perplessi è stato il costo stimato dell’opera: circa 7 milioni di euro, con una richiesta di mutuo da 6,5 milioni alla Cassa Depositi e Prestiti”. La consigliera sottolinea anche criticità formali e procedurali: “L’incarico all’architetto Filippo Marchetti per redigere il progetto è stato conferito solo 24 ore prima della presentazione, una tempistica che solleva dubbi sulla trasparenza e sulla correttezza dell’intero iter. In queste condizioni non possiamo parlare né di un progetto vero e proprio, né di una chiara visione turistico-culturale”. Secondo Di Liello, l’approccio dell’amministrazione appare sbilanciato verso gli aspetti finanziari, a discapito del merito e della visione d’insieme: “La delibera è stata presentata come richiesta di un mutuo da 700mila euro, ma lo stesso funzionario finanziario, che ha portato il documento in consiglio, non era a conoscenza dei dettagli del progetto. Siamo di fronte all’ennesima dimostrazione di un metodo che mette i numeri davanti alle idee”. Di Liello evidenzia inoltre l’assenza di una strategia condivisa e strutturata: “Solo dopo l’approvazione sono emerse proposte sui social, come il riferimento al Faro di San Cataldo o al progetto Ecchinova della Regione Lazio, ma senza alcun legame concreto con l’iniziativa votata. Semplicemente, il progetto non c’è”. Infine, la consigliera lancia una proposta alternativa per il futuro di Torre Chiaruccia: “Una volta acquisito il sito dal Comune, ci auguriamo che si apra una riflessione ampia e partecipata sull’uso dell’area. Immaginiamo un grande parco pubblico alberato, un centro congressi, spazi per i giovani, luoghi di cultura e aggregazione, e perché no, anche una sala dedicata a Marconi, ma in un contesto pensato davvero per il benessere collettivo, e non con logiche calate dall’alto”. Un intervento, quello di Di Liello, che pone l’accento sul bisogno di progettualità condivisa, trasparenza amministrativa e visione culturale nelle scelte strategiche del territorio.
Museo Marconiano, la consigliera Di Liello (Coalizione Futuro) spiega il voto contrario: “Un progetto senza trasparenza e senza visione”
