Due amici, una passione comune per il calcio, un percorso parallelo durato anni tra campi polverosi di periferia, categorie dilettantistiche e poi il salto nel professionismo. Ma ora, le strade si dividono. Per Andrea Ancora, 36 anni, si chiude l’avventura da arbitro nei campionati professionistici, mentre Mattia Ubaldi, suo storico compagno di viaggio, continuerà almeno per un’altra stagione. Ancora, ladispolano doc, classe 1988, tecnico elettronico di professione, ha visto sfumare il sogno della promozione in Serie A e B dopo aver chiuso al decimo posto nella graduatoria nazionale: non abbastanza per il salto di categoria. Dopo cinque stagioni in Serie C, il direttore di gara ha deciso di non accettare la proroga concessa, optando per fermarsi e prendersi del tempo per sé. Oltre al calcio, Ancora è una figura molto conosciuta a Ladispoli anche per il suo impegno nella Pro Loco cittadina e la sua passione per la musica: suona il sassofono nella banda “La Ferrosa”. Il calcio, comunque, resterà nella sua vita: continuerà ad arbitrare sui campi del settore giovanile laziale e potrebbe intraprendere una nuova avventura da dirigente in qualche club locale. Ma non è tutto: all’orizzonte c’è anche la possibilità di diventare assistente in Serie A, opzione che valuterà al rientro dalle vacanze a Follonica, dove si sta concedendo qualche giorno di relax con la compagna Sara, insegnante di Casal Palocco. Diversa la scelta per Mattia Ubaldi, 35 anni, anche lui di Ladispoli e manager in una grande azienda, che invece ha accettato la proroga per proseguire un altro anno in Lega Pro con l’ambizione, ancora viva, di raggiungere il grande calcio. Insieme ad Ancora, ha condiviso designazioni di prestigio nei campi più importanti della Serie C, sempre sognando un giorno di dirigere in Serie A. Quello di Andrea Ancora non è un addio definitivo: la sua esperienza e passione restano risorse preziose per il calcio del territorio. Ma è, senza dubbio, la fine di un capitolo importante, fatto di sacrifici, sudore, trasferte e sogni condivisi.
La sensazione è che, comunque vada, il fischietto non finirà troppo lontano dal cuore.
Andrea Ancora dice addio al sogno Serie A: l’arbitro di Ladispoli riflette sul futuro, Ubaldi continua
