Malattia lunga e complicata, ma anche una doppia beffa firmata Inps. È quanto sta vivendo in queste settimane Gino Vinaccia, delegato del Comune di Santa Marinella e dipendente pubblico presso un ente di Roma, che si è visto recapitare ben due visite fiscali nonostante fosse prima ricoverato in clinica e poi regolarmente a casa, coperto da certificato medico. Tutto inizia lo scorso 17 gennaio, quando Vinaccia viene sottoposto a un intervento chirurgico importante. Complicanze post-operatorie lo costringono a una nuova operazione il 7 maggio presso l’Ospedale Israelitico e, successivamente, a un lungo periodo di riabilitazione a Villa Ardeatina, struttura specializzata dove resta ricoverato fino al 18 giugno. La prima anomalia si verifica il 4 giugno, quando un medico fiscale inviato dall’Inps si presenta proprio a Villa Ardeatina, nel pieno della degenza riabilitativa di Vinaccia. «Ero nella mia stanza, senza busto, appena terminata la fisioterapia – racconta – quando mi sono trovato davanti il dottore dell’Inps». Un paradosso: la visita fiscale, di norma, viene effettuata al domicilio del dipendente per verificare che non stia eludendo l’obbligo lavorativo. In questo caso, il paziente era ricoverato con diagnosi, terapie e prognosi certificate. «Tutto era documentato nella mia cartella clinica, inclusi i farmaci, la patologia e l’impossibilità a muovermi», sottolinea Vinaccia. Peggio ancora va il 3 luglio. Dimesso da Villa Ardeatina il 18 giugno e rientrato a casa, Vinaccia è coperto da un nuovo certificato medico fino al 14 luglio. Eppure, quel giorno scopre che è stata programmata una nuova visita fiscale, ma all’indirizzo sbagliato. «Ero a casa mia a Santa Marinella – racconta – con alcuni collaboratori. Ma la visita è stata inviata ancora una volta a Villa Ardeatina, dove risultavo ovviamente irreperibile». A quanto pare, durante la trasmissione del nuovo certificato, potrebbe essere stato erroneamente indicato ancora l’indirizzo della clinica, un’informazione che Vinaccia sostiene di aver aggiornato regolarmente il 20 giugno sul portale dell’Inps. Una situazione che mette in luce i limiti di un sistema fiscale e burocratico spesso lento e incoerente, con errori di comunicazione che finiscono per penalizzare il malato. «Oltre al danno fisico, arriva anche quello burocratico – conclude Vinaccia –. È assurdo dover giustificare due volte una malattia, con certificazioni, cartelle cliniche e visite che non tengono conto della realtà. Serve più efficienza e rispetto». Un caso che solleva dubbi e polemiche su tempi, modalità e comunicazione tra medico, paziente e Inps, e che mostra quanto il sistema attuale possa rivelarsi inefficace proprio quando dovrebbe essere a tutela del lavoratore.
Santa Marinella, doppia visita fiscale per Gino Vinaccia: “Assurdo, ero ricoverato e poi a casa, ma per l’Inps risultavo irreperibile”
