Quartiere Prenestino. Un boato violentissimo, vetri in frantumi, cornicioni caduti e sette scuole danneggiate. È il bilancio dell’esplosione avvenuta ieri presso un distributore di GPL, che ha seminato il panico tra i residenti. “Sembrava fosse esplosa una bomba”, raccontano gli abitanti ancora sotto shock. Danni ingenti si registrano in abitazioni private, strade e soprattutto nelle scuole. In particolare: Romolo Balzani è stata dichiarata inagibile. All’IC Simonetta Salacone, deserto al momento dell’esplosione, si contano danni strutturali pesanti. Attività sospese anche nel plesso di via Ferraroni e nel Liceo Kant, dove erano in corso corsi di recupero. Al Liceo paritario Cavanis, gli Esami di Stato sono stati interrotti e verranno proseguiti in un altro istituto. Crolli anche in altri edifici scolastici, come all’IC di via dei Sesami, dove è caduto un cornicione, e nell’Istituto Trilussa, dove i danni sono stati meno gravi. Fortunatamente non si segnalano feriti, ma la paura è stata tanta e il V Municipio ha annunciato che la priorità è ora l’assistenza alle famiglie sfollate. La Caritas ha offerto pasti caldi e accoglienza in alcune parrocchie della zona. Preoccupazioni anche per la qualità dell’aria. L’Arpa Lazio ha avviato un monitoraggio ambientale per verificare l’eventuale dispersione di sostanze nocive, mentre la Protezione Civile e la Società Italiana di Medicina Ambientale raccomandano: Di non uscire di casa se non necessario. Di tenere chiuse le finestre e spegnere l’aria condizionata. Di evitare il consumo di frutta e verdura coltivate nella zona nel raggio di tre chilometri. Secondo gli esperti, l’inalazione di GPL in alte concentrazioni può causare vertigini, nausea, perdita di coscienza e, nei casi gravi, asfissia. Le autorità restano in allerta in attesa di conoscere l’esito delle analisi ambientali e di accertare le cause esatte dell’esplosione.
