sabato, Luglio 12, 2025

Esplosione al distributore di via dei Gordiani, calano i livelli di diossina: primi indagati in arrivo

Il quartiere Prenestino lentamente torna alla normalità dopo la drammatica esplosione del distributore di carburante in via dei Gordiani, avvenuta due giorni fa. I dati diffusi dall’Arpa Lazio confermano che i livelli di diossina nell’aria sono rientrati nella norma, ma intanto si apre un nuovo fronte giudiziario: la Procura di Roma è pronta a iscrivere i primi nomi nel registro degli indagati.L’inchiesta, condotta dai magistrati di piazzale Clodio, ipotizza al momento i reati di disastro colposo e lesioni, ma non si esclude l’aggiunta di capi d’imputazione relativi a reati ambientali. Nella prossima settimana verranno ascoltati i testimoni, a partire da chi si trovava sul posto al momento dell’incidente. Fondamentale sarà l’analisi delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della zona, che potrebbero chiarire la dinamica precedente alla deflagrazione. Secondo una prima ricostruzione, l’esplosione sarebbe stata innescata da una fuga di gas Gpl provocata durante la fase di rifornimento da parte di un’autocisterna. Una manovra errata avrebbe causato l’urto di una conduttura, secondo quanto riferito da alcuni presenti. I vigili del fuoco parlano di un “blif da Gpl”, termine tecnico che indica un malfunzionamento dell’impianto, ma le cause esatte restano ancora da accertare. Nel frattempo, si registra un netto miglioramento della qualità dell’aria. Il direttore della Protezione civile di Roma Capitale, Giuseppe Napolitano, ha confermato che i rilevamenti dell’Arpa “hanno dato esito positivo”, certificando che “i valori di diossina sono tornati entro i limiti”. Il campione rilevato tra il 5 e il 6 luglio mostra una presenza di diossina pari a 0,1 picogrammi per metro cubo, rispetto all’1 picogrammo riscontrato nel periodo immediatamente successivo all’esplosione. Permane, tuttavia, la raccomandazione a lavare accuratamente frutta e verdura coltivate nella zona, in via precauzionale. Resta alta l’attenzione anche sulle condizioni cliniche dei due feriti più gravi. Il primo, che aveva riportato ustioni di terzo grado sul 25% del corpo, è stato estubato e le sue condizioni sono in miglioramento. Il secondo, con ustioni sul 55% del corpo, sarà sottoposto martedì a un intervento chirurgico complesso presso l’ospedale Sant’Eugenio, che prevede un trapianto di tessuto cutaneo da donatore, seguito da una lunga serie di innesti successivi. “La prognosi rimane riservata – ha fatto sapere la Asl – ma la risposta alle cure del primo paziente è da considerarsi positiva”. A commuovere è stato anche il coraggio dei soccorritori: uno dei due feriti era stato salvato dai carabinieri, che lo hanno trasportato in ospedale a bordo di una pattuglia dopo che alcune ambulanze sono andate distrutte nell’esplosione. Mentre l’inchiesta va avanti, il quartiere prova a ripartire tra cautela e sollievo. Ma resta alta la richiesta di chiarezza: i residenti, scossi da quanto accaduto, chiedono risposte certe e interventi di prevenzione per evitare che tragedie simili possano ripetersi.

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