Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Viterbo contro il piano regionale di dimensionamento scolastico, annullando la delibera della Giunta che prevedeva, tra le altre misure, la soppressione dell’Istituto comprensivo Carmine. Una decisione che rappresenta una svolta significativa, accolta con soddisfazione dalla capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale, Marietta Tidei: «È una vittoria netta della buona politica. La scuola non può essere trattata con superficialità, né sottoposta a tagli ciechi basati su criteri numerici, senza ascoltare i territori». Il Tribunale amministrativo ha riconosciuto l’assenza di motivazioni solide alla base del provvedimento regionale, definendo illegittimo il processo decisionale che ha ignorato le istanze del Comune e della Provincia di Viterbo. Le due amministrazioni avevano chiesto il mantenimento dell’assetto scolastico esistente, tenendo conto della fragilità sociale dell’utenza servita dall’Istituto Carmine. Secondo Tidei, il pronunciamento del Tar dimostra che la pianificazione scolastica non può prescindere da un’analisi educativa e sociale approfondita, né da un confronto con le realtà locali. Plauso alla Sindaca di Viterbo e all’intera amministrazione comunale, che hanno portato avanti la battaglia legale fino alla vittoria. Ora, l’auspicio è che la Regione ritiri ogni automatismo e riapra un confronto costruttivo con i territori, fondato su criteri di equità, ascolto e attenzione alle specificità locali. La sentenza rappresenta anche un precedente potenzialmente rilevante per altri Comuni interessati da piani di dimensionamento analoghi.