giovedì, Agosto 7, 2025

A Doha il “ritiro dell’Idf punto di attrito tra Israele e Hamas”. Oggi la nuova proposta israeliana

A causa dei disaccordi sui parametri del ritiro dell’Idf da Gaza durante la tregua di 60 giorni in fase di negoziazione a Doha, Israele dovrebbe presentare domani una nuova serie di mappe che mostrano la sua proposta di ridispiegamento delle truppe, dopo che la versione precedente è stata respinta da Hamas. Lo scrive il Times of Israel citando una fonte vicina ai negoziati, secondo la quale un compromesso sulla questione richiederà più tempo. Almeno 87 abitanti di Gaza sono stati uccisi oggi negli attacchi israeliani contro la Striscia di Gaza, secondo fonti sanitarie locali, che hanno registrato il maggior numero di vittime nel sud dell’enclave, dove l’esercito israeliano sta sempre più concentrando la popolazione in una piccola zona costiera. Una fonte del complesso medico Nasser, nella città meridionale di Khan Younis, ha confermato a EFE di aver documentato almeno 47 morti per i bombardamenti israeliani, tra cui sette nel campo degli sfollati di Sanabel, un insediamento improvvisato di tende. L’ospedale ha anche riferito di ulteriori morti nella zona costiera di Al Mawasi – senza servizi igienici o acqua potabile – e dove l’esercito israeliano sta spingendo la popolazione civile con nuovi ordini di evacuazione forzata rilasciati oggi. Questa zona, dove si accalcano più di 425.000 sfollati in condizioni precarie, è uno degli ultimi rifugi per gli abitanti di Gaza che fuggono dai combattimenti (anche se qui Israele ha bombardato), in una striscia con una popolazione totale di 2,1 milioni di persone. Nel centro della striscia di Gaza, gli ospedali hanno riportato 19 morti a causa degli attacchi aerei israeliani che hanno colpito diverse tende e abitazioni, oltre a una giovane donna che è morta per le ferite subite in precedenza. Nella città settentrionale di Gaza, una fonte del complesso medico Al Shifa, il più grande ospedale dell’enclave, ha confermato la morte di altre 20 persone. Sono stati inoltre segnalati almeno quattro morti in prossimità di uno dei punti di distribuzione degli aiuti umanitari nel sud della Striscia, gestito dalla Fondazione umanitaria per Gaza (GHF), un’entità che vuole sostituire il tradizionale e sicuro meccanismo di distribuzione delle Nazioni Unite. Già lo scorso novembre, l’ONG Human Rights Watch (HRW) ha accusato Israele di perpetrare una “pulizia etnica” a Gaza. Il principale punto di attrito del negoziato tra Israele e Hamas in Qatar riguarda le zone di ritiro dell’Idf in caso di cessate il fuoco, riporta Channel 13 rilanciato dal Times of Israel. Israele insiste nel voler mantenere il controllo del Corridoio Morag a nord di Rafah,mentre Hamas chiede all’Idf di lasciare quel settore. Secondo quanto riferito, i colloqui si concentrano su come appariranno le mappe durante una tregua. I negoziatori hanno dichiarato che non prevedono di lasciare Doha a breve. L’inviato speciale statunitense Steve Witkoff aveva in precedenza affermato che il disaccordo tra le parti si era ridotto a una questione, e che dovrebbe volare in Qatar per partecipare ai colloqui. Al termine del suo incontro con lo speaker della Camera degli Stati Uniti Mike Johnson, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito la necessità di “dover finire il lavoro a Gaza, per liberare gli ostaggi e distruggere le capacità di Hamas”. Netanyahu, parlando con i giornalisti, ha riaffermato che Gaza “dovrà avere un futuro diverso”. Accordo raggiunto tra il procuratore generale israeliano Gali Baharav-Miara e il primo ministro Benjamin Netanyahu sulla nomina del prossimo direttore dello Shin Bet. Le parti hanno informato l’Alta Corte di Giustizia che, in base al compromesso raggiunto, il capo di governo potrà selezionare e raccomandare al governo la nomina di David Zini una volta completata l’indagine Qatargate da parte dello Shin Bet e della polizia, tra diversi mesi. La scorsa settimana, i giudici della Corte Suprema avevano incoraggiato le parti a raggiungere un accordo per evitare di dover emettere una sentenza in merito

Articoli correlati

Ultimi articoli