martedì, Agosto 5, 2025

La politica come carne viva, il diritto come ossigeno – cronaca di un incontro necessario

Stasera alle 18:30, si parlerà di diritti, e lo si farà in riva al mare. Non è una metafora poetica, è un fatto. Al porto turistico, presso il bistrot “La terrazza del porto”, il Partito Democratico di Santa Marinella e Santa Severa ha scelto di convocare la cittadinanza. E non per brindare al tramonto, ma per mettere sul tavolo la carne viva della politica: casa, sanità, lavoro. Parole che dovrebbero scottare, se non fossimo ormai assuefatti al dolore e all’indifferenza. “Diritti connessi”, si chiama l’incontro. E connessi davvero sono, perché senza casa non c’è dignità, senza sanità non c’è sopravvivenza, senza lavoro non c’è futuro. Il resto è folklore da talk show. Ci saranno nomi noti: Massimiliano Valeriani, Cristina Michetelli, Pierluigi Sanna, Michela Califano. Gente che la politica la fa tutti i giorni, tra carte, commissioni, decreti. Ma la presenza più forte sarà quella del vuoto che il governo regionale, guidato da Francesco Rocca, sta lasciando nei territori. Vuoto come la “Casina Trincia”, che Santa Marinella avrebbe potuto riqualificare grazie a un finanziamento da 14 milioni di euro poi revocato senza spiegazioni. Cancellato con un tratto di penna, come si cancella un’idea, una speranza, una possibilità. La segretaria del circolo Pd, Lucia Gaglione, non gira attorno alle parole. Parla di un’alternativa da costruire. Con i piedi piantati nei territori. E se oggi il centrodestra parla di sicurezza brandendo decreti come clava elettorale, il Pd prova – tra mille contraddizioni – a parlare di Costituzione, di dignità, di salario minimo e psicologi di base, perché il disagio non si governa con le manette ma con le risposte. Si parlerà anche della sanità pubblica, quella che muore a colpi di tagli e liste d’attesa infinite, mentre la politica si specchia in una realtà che non vive. E del lavoro, quello che uccide senza rumore, ogni volta che un operaio cade da un’impalcatura o si spegne dietro una macchina industriale. Chi li ascolta? Non sarà un comizio, sarà un banco di prova. Un’occasione per dimostrare che la politica può ancora avere un volto umano, se smette di parlare per slogan e ricomincia a guardare la gente negli occhi. Perché a furia di parlare di spread, consenso e leadership, ci si dimentica che il vero volto della politica è quello di chi aspetta un alloggio popolare, una visita medica, un contratto dignitoso. E allora sì, forse sarà solo un incontro estivo sul lungomare. Ma se servirà a riaccendere un minimo di coscienza, sarà valso più di mille congressi. E dopo le parole, la convivialità. Perché lottare è necessario, ma anche riconoscersi umani. E brindare – stavolta sì – a un’idea che resiste.

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