giovedì, Luglio 24, 2025

A Cerveteri si volta pagina: Oberdan Scotti è il nuovo direttore sportivo

Succede tutto con la calma apparente di un cambio d’abito in una sera d’estate: silenzioso, ma denso di significati. Il Cerveteri Calcio affida la direzione sportiva a Oberdan Scotti, nome noto tra le pieghe del calcio locale, dove non contano solo i titoli, ma i volti, le storie, le promesse intraviste tra un campo polveroso e un’idea di futuro. Scotti prende il posto di Valerio Gnazi, che non lascia, ma raddoppia: da oggi sarà direttore generale, a testimonianza di una ristrutturazione interna che più che scompigliare, ricuce. Il club verdeazzurro guarda avanti, ma lo fa restando fedele a sé stesso: investire nei giovani, costruire dal basso, senza fronzoli ma con radici profonde. Nessun proclama, nessun effetto speciale. La nomina di Scotti è una scelta naturale, quasi biologica, per chi conosce l’uomo prima ancora del dirigente. Esperto di settore giovanile, Scotti ha percorso i campi della provincia con occhio attento e passo leggero, cercando talento dove spesso si trovano solo genitori impazienti e mister disillusi. È uno che ascolta prima di parlare, che capisce i ragazzi e i loro tempi. Il messaggio della società è chiaro: si cresce partendo dai ragazzi, e per farlo serve qualcuno che sappia distinguere un giovane da un giovane calciatore. Non sempre coincidono. Scotti questo lo sa bene. Per questo, la sua nomina non è solo una casella riempita, ma un atto di fiducia nel futuro, nel lavoro silenzioso, nell’identità territoriale. Il nuovo corso del Cerveteri non promette rivoluzioni, ma progetti sostenibili, sviluppo tecnico e umano, e – perché no – qualche scommessa vinta nel tempo. La palla ora passa al campo, ma le premesse sono quelle giuste. Anche perché, come sapeva bene Gianna Mura, nel calcio come nella vita, il talento da solo non basta: serve chi lo riconosce, chi lo coltiva, chi ci crede anche quando gli altri ancora non vedono nulla.

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