In un’Italia dove spesso le responsabilità si disperdono nel vento come polvere, il Comune di Ardea ha scelto la strada – per quanto amara – della chiarezza. Il rischio di una causa civile, con buona probabilità sfavorevole all’ente pubblico, ha consigliato una mossa di buon senso: risarcire subito, evitando il lungo e spesso frustrante cammino giudiziario. Così si legge nel parere tecnico allegato alla delibera: «Evitare un eventuale giudizio intentato dal richiedente, con probabile soccombenza giudiziale da parte dell’ente». Un atto di transazione e quietanza, che sancisce la fine della controversia e, soprattutto, una ammissione di colpa esplicita: la rete idrica urbana non è stata mantenuta come si sarebbe dovuto. Questo piccolo episodio diventa così un monito, un campanello d’allarme che suona a vuoto se non si accompagna a interventi strutturali seri, a una manutenzione vera e continua. Perché ogni volta che si ignora la prevenzione, si rischia di trovarsi, ancora una volta, a dover pagare un conto salato. E a farne le spese, come sempre, sono i cittadini.
