giovedì, Settembre 4, 2025

Santa Severa, Isola del Pescatore verso l’abbattimento: oggi l’incontro in Comune per tentare di guadagnare tempo

È stato fissato per questa mattina il vertice tra l’amministrazione comunale, l’ufficio tecnico e i legali della società Fratelli Quartieri, proprietaria dello storico ristorante Isola del Pescatore a Santa Severa, finito al centro di una lunga vicenda giudiziaria che si avvia ormai al suo epilogo. Sul tavolo, un’unica richiesta: ottenere una proroga dei tempi di demolizione della veranda e delle opere dichiarate abusive dal Consiglio di Stato. La sentenza, emessa lo scorso 30 giugno, ha infatti respinto definitivamente il ricorso dei titolari contro l’ordinanza di abbattimento, confermando le precedenti decisioni del Tar del Lazio. Il verdetto stabilisce che la veranda, realizzata a ridosso del mare, è difforme rispetto alla struttura condonata nel 1999. Nello specifico, l’area accessoria, all’epoca indicata come semplice spazio di servizio, sarebbe stata trasformata in sala ristorante, mentre la zona originariamente sanata risulterebbe oggi adibita a cucina e magazzini. L’iter giudiziario ha avuto inizio circa cinque anni fa, quando un sopralluogo congiunto tra tecnici comunali, Capitaneria di Porto e Soprintendenza rilevò le irregolarità edilizie, portando alla decadenza della concessione demaniale e alla successiva ordinanza di demolizione. Nonostante i Fratelli Quartieri abbiano sempre sostenuto di aver rimosso le parti abusive, i giudici non hanno accolto la loro tesi. L’incontro odierno ha dunque un valore puramente interlocutorio: sarà difficile modificare l’esito di una sentenza definitiva e immediatamente esecutiva, ma i legali proveranno quantomeno a posticipare l’abbattimento della sala banchetti a dopo la stagione estiva, per evitare la chiusura anticipata di un’attività di ristorazione di rilevanza storica e turistica. A confrontarsi con i legali saranno il responsabile dell’ufficio urbanistico e il sindaco Pietro Tidei, che ha voluto precisare un altro aspetto chiave della vicenda: l’area dove sorge il ristorante è di proprietà della Regione Lazio, ente finora rimasto ai margini del procedimento, ma ora ufficialmente chiamato in causa. Nella giornata di ieri, infatti, il Comune ha inviato una nota formale alla Regione, alla Capitaneria di Porto e alla società Fratelli Quartieri, richiamando la sentenza e sottolineando l’obbligo di esecuzione della stessa: «Il Settore IV ha emesso ingiunzione di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi, notificata al signor Fabio Quartieri e alla Regione Lazio, in quanto ente proprietario dell’area. La licenza in sanatoria è stata dichiarata decaduta nel 2023. La sentenza del Consiglio di Stato del 30 giugno ha respinto l’appello della società, ordinando l’esecuzione dell’abbattimento da parte dell’autorità amministrativa». A questo punto, la palla passa alla Regione, chiamata ora a esprimersi sulla gestione di un immobile che ricade sul suo patrimonio e che rischia di trasformarsi in un caso politico e mediatico. In gioco non c’è soltanto il futuro di uno dei ristoranti più noti del litorale, ma anche l’applicazione del principio di legalità nelle concessioni demaniali e nella tutela del paesaggio. E, come spesso accade in questi casi, il tempo stringe.

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