Una città in trincea. Così appare Ardea nella delibera approvata all’unanimità dalla Giunta comunale, che chiede ufficialmente l’istituzione di un Commissariato distaccato della Polizia di Stato. Un appello forte e senza mezzi termini, motivato da una situazione che l’amministrazione definisce apertamente come «di urgenza». Il documento, nero su bianco, elenca con preoccupazione una lunga serie di fenomeni che affliggono il territorio: “atti di violenza, omicidi, rapine, abusi edilizi, immigrazione clandestina, incidenti stradali”. Una fotografia allarmante, che va oltre i singoli episodi e restituisce il quadro di una sicurezza compromessa, tanto nella percezione quanto nella realtà quotidiana. “L’iniziativa – si legge nella delibera – nasce dall’esigenza di dare voce e riscontri al tema particolarmente sensibile qual è la sicurezza del territorio comunale, che ha visto l’aumento dei reati e degli episodi illeciti”. Una presa di posizione netta, che denuncia implicitamente una carenza strutturale nella risposta istituzionale al crimine. Non manca, infatti, una stoccata alle attuali forze in campo. “È necessario che il territorio comunale si doti di un presidio di legalità e di sicurezza – continua il testo – in quanto i soli Carabinieri, unitamente alla Polizia Locale, non bastano a tale finalità”. In altre parole, le risorse oggi disponibili non sono più adeguate a fronteggiare un fenomeno sempre più complesso e radicato. La richiesta della Giunta si aggancia alla mozione sulla sicurezza approvata dal Consiglio comunale lo scorso 29 aprile. Da allora, però, i fatti di cronaca hanno continuato ad alimentare il senso di insicurezza, accelerando un processo che ora punta dritto al Ministero dell’Interno. Nel frattempo, la città osserva. Troppo spesso scenario di episodi gravi – tra aggressioni, criminalità organizzata, illegalità diffusa e degrado urbano – Ardea prova a reagire. E lo fa, per ora, invocando più Stato.
