Responsabilità. Creatività. Partecipazione. Speranza. Sono queste le quattro parole chiave pronunciate con forza dal Sindaco di Cerveteri Elena Gubetti, che ieri pomeriggio ha accolto il Vescovo Gianrico Ruzza in occasione del suo incontro con le comunità cattoliche della diocesi di Porto-Santa Rufina. Un momento carico di significati, che ha avuto come cornice la suggestiva Chiesa antica della Parrocchia di Santa Maria Maggiore, nel cuore del centro storico etrusco. Un incontro sentito e partecipato, il terzo appuntamento ufficiale di questo percorso di confronto tra il mondo civile e quello religioso, che va ben oltre le liturgie. «Viviamo uno dei periodi più dolorosi della storia recente – ha detto Gubetti davanti a una platea composta da fedeli, rappresentanti istituzionali, associazioni e volontari –. Guerre, crisi economiche, solitudine sociale, smarrimento dei valori: è in questo contesto che siamo chiamati a ritrovare e ricostruire un senso di comunità». Ma non si è trattato solo di un momento spirituale. L’incontro è stato anche l’occasione per rilanciare il lavoro condiviso su uno strumento ambizioso e denso di contenuto: il “Manifesto per il Bene Comune”, un progetto nato dal dialogo tra la politica locale e la Diocesi, che punta a fissare i principi guida di un nuovo modo di intendere il servizio alla collettività. «Questo Manifesto – ha spiegato il Sindaco – è il frutto di un cammino comune. Non è un documento teorico, ma un richiamo concreto alla responsabilità che ciascuno di noi, dalle Istituzioni alla cittadinanza, è chiamato ad assumersi. È un invito ad agire, nel rispetto reciproco, con il coraggio di affrontare le sfide senza cedere al cinismo o all’indifferenza». Un clima di grande ascolto ha accompagnato l’intervento del Vescovo Ruzza, che ha voluto sottolineare il valore della “cittadinanza attiva”, ringraziando le realtà del territorio per l’impegno profuso nel sociale, nel volontariato e nella promozione di una cultura della pace e della cura. «Siamo comunità quando camminiamo insieme – ha detto il Vescovo –. Il Vangelo non è un codice astratto, ma una strada da percorrere con gli altri, nella concretezza della storia di ogni giorno». Cerveteri, ancora una volta, si fa laboratorio civico e spirituale. Tra le navate antiche della chiesa e le parole dense dei suoi protagonisti, si respira un’idea di futuro fondata su un valore semplice ma oggi rivoluzionario: stare insieme, per il bene di tutti.






