La movida estiva sul litorale di Tarquinia è ufficialmente entrata nel vivo, ma con essa non mancano i problemi legati all’ordine pubblico, in particolare durante il fine settimana. A preoccupare sono gli episodi di violenza tra giovani, come la rissa esplosa nelle scorse ore nei pressi degli stabilimenti balneari del lungomare, che ha richiesto l’intervento urgente delle forze dell’ordine. Secondo quanto ricostruito, a fronteggiarsi sarebbero stati due gruppi di ragazzi, protagonisti di una vera e propria scazzottata in piena notte. Le ragioni del confronto non sono ancora chiare, ma pare che la situazione sia degenerata rapidamente, tanto da spingere altri presenti — coetanei e passanti — a intervenire per tentare di placare gli animi e scongiurare conseguenze peggiori. L’episodio ha riacceso i riflettori sul tema della sicurezza legata alla movida notturna, che ogni estate anima la costa ma al tempo stesso mette a dura prova la tenuta del territorio. Le forze dell’ordine, già da settimane, hanno intensificato i controlli serali e notturni, in particolare nei punti più sensibili come il lungomare, le piazze principali e i locali più frequentati. Tuttavia, episodi come questo dimostrano quanto sia difficile garantire un equilibrio tra divertimento e rispetto delle regole. All’indomani dell’ennesimo episodio di violenza, le reazioni non si sono fatte attendere. Da una parte i residenti chiedono maggiori controlli e una presenza più visibile delle forze dell’ordine, dall’altra i commercianti e gestori dei locali temono l’introduzione di misure restrittive che possano penalizzare l’intero comparto economico legato alla stagione turistica. «Non possiamo pagare tutti per la maleducazione e l’inciviltà di pochi – lamenta un ristoratore della zona –. Qui ci sono imprenditori che ogni anno investono tempo, denaro e passione per offrire ai giovani occasioni di svago e agli adulti momenti di relax. Colpire la movida in modo indiscriminato significa costringere i ragazzi a emigrare altrove per divertirsi e desertificare l’economia locale». Il dibattito è aperto e si preannuncia acceso per le prossime settimane, soprattutto se gli episodi di violenza dovessero ripetersi. La sfida, come sempre, sarà quella di conciliare la vivacità estiva con il rispetto della legalità, tutelando da una parte il diritto al divertimento e dall’altra la tranquillità e la sicurezza dei cittadini.






