venerdì, Luglio 25, 2025

Ardea, scontro istituzionale: annullata la seduta della Commissione

Ad Ardea la politica locale continua a scrivere copioni sempre più vicini al teatro dell’assurdo. Dopo il caos sulle dimissioni – ignorate – della presidente della Commissione Servizi alla Persona, ora si apre un nuovo capitolo: la seduta convocata dalla nuova presidente eletta viene annullata arbitrariamente dal Presidente del Consiglio Comunale, Francesco Giordani. Un gesto che viene definito senza mezzi termini come un “abuso di potere”, consumato senza delibera, senza titolo e senza alcuna procedura formale. Solo perché, sembrerebbe, il voto democratico non ha prodotto il risultato desiderato da chi oggi guida l’aula consiliare. Ma c’è di più. A essere contestato è anche il modo in cui si è arrivati alla designazione del consigliere anziano incaricato di aprire la seduta precedente. Secondo il TUEL (Testo Unico degli Enti Locali), infatti, l’anzianità non si misura con l’età anagrafica, ma in base al numero di preferenze raccolte alle elezioni. Un dettaglio tutt’altro che secondario, visto che, applicando correttamente la norma, il diritto di presiedere quella seduta sarebbe spettato proprio alla consigliera che oggi denuncia il fatto. «Il Consiglio Comunale di Ardea non può trasformarsi nella corte personale del suo Presidente, dove le regole si interpretano come oroscopi e cambiano ogni giorno», afferma la consigliera in una nota durissima. E aggiunge: «La democrazia non è un’opzione che si può spegnere con un clic, come se fosse la luce dell’aula consiliare. Le regole valgono per tutti. Anche per Giordani». Ma il colpo di scena arriva in chiusura. La consigliera fa sapere di aver inviato una segnalazione alla Procura, per portare all’attenzione della magistratura quanto accaduto. Un gesto simbolico e politico insieme: «Ringrazio il Presidente per la sua impeccabile “professionalità”. Una tale perla amministrativa non poteva restare confinata solo ad Ardea». La Commissione è stata riconvocata per l’elezione del Presidente, ma resta da capire cosa succederà ora. Perché, a quanto pare, la democrazia, ad Ardea, è costretta ogni giorno a passare tra le forche caudine del protagonismo e del personalismo. E anche le PEC, se non piacciono, vengono messe in stand-by. Nel frattempo, la cittadinanza assiste a una politica sempre più autoreferenziale e scollegata dai problemi reali. Mentre le sedute saltano, le Commissioni si bloccano e le istituzioni vengono trattate come proprietà privata, i cittadini aspettano che qualcuno, almeno, rispetti le regole.

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