È scontro aperto in Consiglio comunale. L’opposizione alza il tiro e chiama alla prova dei numeri gli ex membri della maggioranza, invitandoli a votare la mozione di sfiducia contro la sindaca Elena Gubetti e l’intera giunta comunale. Un atto politico pesante, formalizzato nelle ultime ore e già sottoscritto da otto consiglieri di minoranza su nove. A spingere l’opposizione a formalizzare la richiesta è stato il terremoto politico degli ultimi giorni, che ha visto le dimissioni dell’assessora Federica Battafarano e della capo di gabinetto Francesca Appetiti, insieme alla rottura dei gruppi di Anno Zero e Città Futura. Un’uscita quasi compatta, fatta eccezione per Nicolò Accardo che ha scelto di non seguire i colleghi. «In linea con la nostra identità e con gli impegni presi con i cittadini di Cerveteri – dichiarano i firmatari della mozione (Ramazzotti, Pavin, Piergentili, Fondate, Paolacci, Orsomando, Vecchiotti e Bucchi) – abbiamo deciso di presentare un atto che segni un cambio di passo. Immobilismo e continui dissidi interni alla maggioranza, o pseudo-tale, hanno reso la città ferma al palo». La mozione è stata trasmessa anche ai consiglieri usciti dalla maggioranza – Federico Salamone, Laura Mundula, Alessio Lasorella e Luigi Geronzi – ai quali l’opposizione chiede ora «coerenza, rispetto alle dichiarazioni pubbliche rilasciate nelle scorse settimane». Il quadro resta fluido. Se due dei quattro consiglieri di Anno Zero e Città Futura decidessero di firmare la mozione, si potrebbe arrivare al voto in Consiglio comunale. Tuttavia, la posizione di Accardo, rimasto formalmente in maggioranza, offre ancora un minimo margine di sopravvivenza politica alla giunta Gubetti, sebbene con numeri sempre più fragili. Dalla maggioranza, per ora, nessun commento ufficiale. Ma l’aria a Palazzo del Granarone è tesa. E i prossimi giorni potrebbero essere decisivi per capire se il governo cittadino ha ancora i numeri per restare in piedi.
