Fratelli d’Italia alza la voce sul concorso pubblico bandito dalla Multiservizi Caerite S.p.A., partecipata del Comune, e presenta un’interrogazione ufficiale al sindaco Elena Gubetti. Al centro del caso, numerose esclusioni tra i candidati e una graduatoria modificata dopo la pubblicazione ufficiale, senza apparente comunicazione formale. Il bando, con scadenza al 31 marzo 2025, riguarda la formazione di una graduatoria di idoneità per assunzioni a tempo determinato e pieno nei settori del verde pubblico e del cimitero comunale. Una chance considerata importante da molti cittadini, trasformata però – secondo l’opposizione – in «un caso» da chiarire pubblicamente. Su 55 domande presentate, ben 20 sono state escluse, 19 per errata modalità di consegna e una per documentazione incompleta. Ma è proprio su queste esclusioni che si accendono i riflettori di FdI: «Secondo la commissione, le domande andavano consegnate in busta chiusa – spiegano dal gruppo consiliare – ma nel bando, all’articolo 4, non c’è alcuna prescrizione chiara per la consegna a mano. Si parla solo di modalità diretta, invio per raccomandata o PEC. Solo per la posta si richiede esplicitamente la busta chiusa». Una lettura che lascia spazio a dubbi. «Le esclusioni – incalzano da FdI – sono state decise in base a un criterio non chiaramente previsto dal regolamento? Se sì, chi ha deciso questa interpretazione?». Ma non è tutto. A gettare altra benzina sul fuoco è la modifica della graduatoria, avvenuta circa quindici giorni dopo la pubblicazione iniziale. Gli ammessi sono passati da 35 a 36, con l’aggiunta di un candidato. «Nessuna spiegazione, nessuna comunicazione pubblica – attaccano i consiglieri – Chi è stato aggiunto? E perché solo dopo la chiusura dei lavori?». Domande che Fratelli d’Italia ha messo nero su bianco in un’interrogazione indirizzata al primo cittadino. L’obiettivo è avere risposte puntuali e trasparenti su tutti i passaggi della procedura. «La trasparenza – conclude FdI – non può essere una parola di facciata. Servono regole certe, uguali per tutti, e una gestione limpida dei concorsi pubblici. I cittadini hanno il diritto di sapere».






