martedì, Agosto 5, 2025

Sanità, il PD di Civitavecchia alza la voce: “Difendere l’Hospice e attivare subito la Radioterapia”

Preoccupazione crescente, richieste urgenti e una presa di posizione netta a tutela della sanità pubblica. Il Partito Democratico di Civitavecchia, attraverso le parole del suo segretario Enrico Luciani, interviene con decisione dopo l’incontro tra il sindaco Marco Piendibene, la direttrice della Asl Rm4 Rosaria Marino, il presidente del consiglio comunale Marco Di Gennaro e la delegata alla sanità Marina De Angelis. Un confronto che i dem locali giudicano “positivo”, apprezzando in particolare l’impegno del primo cittadino nel monitorare lo stato dei lavori di riqualificazione dell’ospedale San Paolo e gli sforzi della Asl per il recupero delle prestazioni sanitarie arretrate. Ma il PD non si accontenta e punta i riflettori su due nodi ormai “non più rinviabili”: la Radioterapia e il destino dell’Hospice oncologico. Sull’Hospice, che da anni rappresenta un presidio fondamentale di assistenza e umanità per i malati oncologici e le loro famiglie, si rincorrono voci “preoccupanti” su una possibile riconversione o chiusura. «Speriamo si tratti solo di ipotesi infondate – scrive Luciani – perché rinunciare a una struttura del genere significherebbe fare un passo indietro non solo sanitario, ma anche etico. Non possiamo permetterlo». Il PD ribadisce l’importanza dell’Hospice come struttura pubblica da difendere e potenziare, mettendo in guardia contro ipotesi di esternalizzazioni o trasformazioni in Rsa, che ne snaturerebbero la funzione originaria di prossimità e accoglienza. Forte anche il pressing sulla Radioterapia, servizio sanitario da anni atteso e mai attivato, nonostante i progetti avviati durante l’amministrazione Zingaretti. «Civitavecchia non può più aspettare – denuncia il PD –. Troppi cittadini, ogni giorno, sono costretti a lunghi e faticosi spostamenti verso Roma o Viterbo per ricevere le cure. Dalla Giunta Rocca solo silenzi e lentezze. È tempo di trasparenza: vogliamo sapere a che punto dell’iter siamo arrivati». Luciani richiama anche il lavoro delle associazioni di volontariato, come Adamo, che da anni supportano i pazienti oncologici in un quadro di carenze strutturali e logistiche. «Ma non possiamo delegare la sanità pubblica ai volontari. È lo Stato che deve garantire servizi efficienti e accessibili». Il messaggio è chiaro: il PD chiede alla Regione, alla Asl e all’amministrazione comunale risposte concrete, tempi certi e impegni vincolanti. «La salute pubblica – conclude Luciani – deve tornare al centro delle scelte politiche. Non si tratta di primati o bandiere, ma di giustizia sociale, dignità e diritti fondamentali. Civitavecchia ha già pagato un prezzo altissimo. Ora basta».

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