Dopo mesi di tensioni, disagi e una lunga battaglia legale, arriva la svolta tanto attesa per i residenti di Furbara: il Tar del Lazio, con una specifica ordinanza, ha preso atto della rinuncia alla sospensiva da parte di Rete Ferroviaria Italiana, rendendo pienamente valida ed efficace l’ordinanza sindacale n. 16 del 12 giugno 2025, con la quale la sindaca Elena Gubetti aveva ordinato la riapertura immediata del flusso idrico e l’invio di autobotti per garantire l’approvvigionamento alternativo. Una decisione che, di fatto, ratifica la legittimità dell’azione dell’amministrazione comunale, che nei mesi scorsi aveva ingaggiato un braccio di ferro con Rfi per tutelare un diritto essenziale dei cittadini: l’accesso all’acqua. «Questa decisione – ha dichiarato la sindaca Gubetti – conferma la piena legittimità dell’azione intrapresa dal Comune. Abbiamo agito con prontezza e determinazione per tutelare il diritto all’acqua, rispondendo a un’interruzione improvvisa e non concordata che ha causato notevoli disagi alla nostra comunità». Secondo quanto stabilito dal Tar, il flusso idrico deve essere ripristinato secondo le modalità previste nel provvedimento comunale. Intanto, proseguono le verifiche sulla qualità dell’acqua: «Siamo ancora in attesa dei risultati delle analisi effettuate dalla Asl – ha spiegato Gubetti –. Fino al completamento degli accertamenti, resta in vigore il divieto di utilizzo dell’acqua per fini potabili». La vicenda ha visto nei mesi scorsi proteste, denunce e mobilitazioni da parte dei cittadini di Furbara, rimasti improvvisamente senza approvvigionamento idrico a causa di una decisione unilaterale di Rfi. L’ordinanza comunale era arrivata come risposta d’urgenza per fronteggiare una situazione ritenuta insostenibile. «Abbiamo affrontato con determinazione una situazione complessa e ingiusta – ha sottolineato la prima cittadina –. Questa vicenda dimostra ancora una volta la serietà e la fermezza della giunta, che ha agito fin da subito al fianco dei residenti, tutelando la salute pubblica e l’interesse collettivo». Infine, la sindaca ha voluto esprimere un ringraziamento pubblico a chi ha lavorato instancabilmente per risolvere l’emergenza: «Un plauso speciale all’ufficio Ambiente, al dirigente Fabrizio Bettoni, al responsabile Paolo Pravato, al funzionario Valerio Granieri, e al nostro legale, l’avvocato Valerio Morini. È anche grazie al loro impegno che siamo riusciti a riconquistare un diritto fondamentale per Furbara». Con il pronunciamento del tribunale amministrativo e la rinuncia formale di Rfi, si chiude un capitolo delicato, ma la sorveglianza resta alta: nei prossimi giorni saranno decisivi i risultati delle analisi per determinare quando sarà possibile ripristinare l’utilizzo potabile dell’acqua nelle case dei residenti.