Nel Lazio per combattere la mafia “stiamo lavorando, fianco a fianco insieme al prefetto e al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per liberare quelle sacche fuori controllo delle nostre città, all’interno delle case popolari Ater, dove comunque anche famiglie criminali possono fiorire e continuare a crescere. È una lotta senza quartiere, perché non si deve dare spazio anche nei nostri territori, che sappiamo essere a rischio infiltrazione. Guai a pensare che si è immuni dai fenomeni mafiosi, guai a pensare che questi fenomeni non possano toccare i nostri territori”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, intervenendo al convegno “Parlate di mafia”, organizzato dai gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia, alla Camera di commercio di Roma, Tempio di Vibia Sabina e Adriano. “Chi pensa che certi territori siano immuni dalle infiltrazioni mafiose commette un grave errore: il Basso Lazio è considerato a forte rischio, ce lo dicono tutti i rapporti. Per questo dobbiamo mantenere alta la guardia e garantire la credibilità dell’azione istituzionale”, ha aggiunto Rocca, ricordando la mappatura delle piazze di spaccio, gli interventi nei quartieri più a rischio di Roma e l’osservatorio regionale sulla legalità. “La lotta alla mafia richiede sia una risposta forte dello Stato, sia un lavoro culturale profondo”, ha concluso Rocca.