venerdì, Luglio 25, 2025

Incendio al Parco della Liburna: distrutto il magazzino della storica nave romana, ma non si spegne la speranza di rinascita

Un rogo devastante ha minacciato la sopravvivenza di un simbolo storico e culturale unico per Fiumicino: il magazzino che custodiva i macchinari e i materiali per la costruzione della Liburna, la nave da guerra romana ricostruita a grandezza naturale. Le fiamme, divampate lo scorso mese, hanno distrutto completamente legname, tettoie e attrezzature, mettendo a serio rischio un’opera che dal 2001 viene realizzata con passione e maestria dai maestri d’ascia locali, la famiglia Carmosini. La Liburna rappresenta non solo una testimonianza della storia marittima romana, ma anche un legame identitario profondo con il territorio, espressione di un passato multietnico e cosmopolita che caratterizza la zona. Immediata la reazione del Comitato Promotore Saifo (Sistema ArcheoAmbientale Integrato Fiumicino Ostia), che ha riunito volontari pronti a rimboccarsi le maniche per ripulire l’area e mettere in moto la ricostruzione. Un camion ha rimosso i macchinari distrutti, mentre un cantiere ha donato quattro pali di legno destinati a diventare i nuovi pilastri della tettoia. «L’incendio ha bruciato gli strumenti ma non la passione e le idee – ha dichiarato Massimo Bianchi, presidente dell’Associazione Saifo –. Abbiamo aperto un conto per raccogliere fondi necessari all’acquisto di nuove attrezzature, perché questo sogno fatto di arte e cultura possa rinascere. Ogni contributo è un gesto di speranza». Il progetto guarda al futuro: trasformare il Parco della Liburna in uno spazio pubblico integrato, un centro culturale dove poter studiare la nave e creare un luogo di aggregazione per la comunità. «Abbiamo già lavorato duramente per restituire decoro al parco, pagando di tasca nostra la concessione regionale – spiega Bianchi –. Abbiamo realizzato un sistema di irrigazione e, in collaborazione con la Lipu, la Casa delle farfalle, un punto di osservazione e tutela per insetti e farfalle». L’intento è coinvolgere altre associazioni e offrire ai giovani uno spazio dedicato alla cultura e all’aggregazione. «Lo sport è importante, ma lo è anche la cultura. La macchina c’è, ora va avviata». In un incontro con il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, il presidente Bianchi e una delegazione del Comitato Saifo hanno discusso delle prossime mosse per tutelare la nave. Tra le ipotesi, l’impiego di fondi regionali per realizzare una copertura adeguata, che protegga la Liburna da futuri danni e ne consenta la conservazione. «La Liburna è un simbolo del nostro legame con la storia e la cultura marinara del territorio – ha sottolineato Baccini –. Valuteremo la soluzione migliore per mettere in sicurezza quest’opera straordinaria e sostenere il progetto dei volontari, che puntano a creare un polo didattico, turistico e culturale». «Siamo soddisfatti della collaborazione con il Comune – ha commentato Bianchi – e della volontà condivisa di proteggere e valorizzare un patrimonio unico al mondo». Il futuro della Liburna sembra quindi possibile, grazie a un mix di passione, volontà e sinergia tra cittadini e istituzioni, pronti a trasformare un momento di crisi in una nuova opportunità per Fiumicino.

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