mercoledì, Dicembre 24, 2025

Civitavecchia, stadio Fattori: tra sogni, dubbi e ritardi. Mecozzi: “Riaprirlo a gennaio 2026? Un’utopia”

È bastata una frase, pronunciata in aula consiliare, per riaccendere i riflettori sullo stadio Fattori. Durante la diretta streaming dell’ultimo consiglio comunale, il consigliere di opposizione Mirko Mecozzi ha sollevato un dubbio che da tempo circola tra i cittadini, ma che ora assume un peso specifico maggiore proprio per l’identità di chi lo ha espresso. «È un sogno tornare allo stadio – ha detto Mecozzi – mi auguro che si riapra presto. Ma vederlo realizzato già a gennaio 2026 mi sembra un po’ troppo un’utopia. Credo sia un azzardo». Parole che non arrivano da un semplice osservatore, ma da fratello del co-presidente del Civitavecchia Calcio, Massimo Mecozzi, ovvero da una voce internamente collegata a chi, più di tutti, ha interesse a vedere lo storico impianto di via Bandiera tornare ad ospitare partite ufficiali. Un intervento che ha spiazzato anche molti addetti ai lavori: se a dirlo fosse stato un altro consigliere, probabilmente sarebbe passato come il solito rimpallo tra opposizione e maggioranza. Ma così non è. Per vederci chiaro, siamo andati di persona a verificare lo stato dell’arte. E in effetti, ciò che emerge è un quadro a due facce. Da una parte, la tribuna storica, autentico simbolo dell’impianto, appare quasi ultimata. Un traguardo non da poco, considerando i vincoli imposti dal Ministero dei Beni Culturali, che ha imposto parametri rigorosi per la conservazione architettonica. I lavori lì sembrano ben instradati, segno che l’impresa esecutrice ha rispettato le tabelle di marcia. Dall’altra, però, emergono forti perplessità sul rispetto della tempistica annunciata per il completamento complessivo. A partire dagli spogliatoi, ancora al centro degli interventi più consistenti, ma di cui è difficile valutare l’effettivo avanzamento non potendo accedere all’interno. Ancora più delicata la situazione del terreno di gioco, dove si registrano avvallamenti in più punti, segno evidente che le opere sono ancora in una fase embrionale. E c’è poi la zona della vecchia biglietteria e la gradinata, completamente abbandonate a sé stesse. Qui, la natura ha preso il sopravvento: la vegetazione alta, che invade ogni angolo, racconta meglio di ogni altra cosa l’abbandono. Uno scenario che stride con le aspettative e i proclami. Non mancano, tuttavia, segnali di speranza. I residenti e i tifosi non mollano. Ogni giorno, in molti si recano a controllare da vicino l’andamento dei lavori, segno tangibile dell’amore che Civitavecchia continua a nutrire per il suo stadio. Un’attenzione che sa di attaccamento viscerale, ma anche di vigilanza civile. In sintesi, il sogno di tornare al Fattori entro gennaio 2026 non è impossibile, ma al momento appare più come una speranza che una certezza. Serviranno accelerazioni, risorse e un cronoprogramma stringente. Ma soprattutto servirà trasparenza e comunicazione da parte dell’amministrazione, per spiegare ai cittadini cosa li attende: un conto è una data da rispettare, un altro è la realtà che si tocca con mano ogni giorno.

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