mercoledì, Novembre 19, 2025

Villa Pamphili, il test del dna lo conferma: Kaufmann è il padre della piccola Andromeda

Il test del dna lo conferma: Francis Kaufmann, il cittadino americano accusato duplice omicidio di Villa Pamphili, è il padre della piccola Andromeda trovata cadavere a pochi passi dalla mamma nel parco romano. Il 15 luglio si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’ambito dell’interrogatorio di convalida davanti al gip, ha deciso di rimanere in silenzio. L’atto si è svolto nel carcere di Rebibbia a Roma dove il 46enne è stato portato dopo l’estradizione dalla Grecia.Serviranno invece ancora alcune settimane per i risultati degli esami istologici sul corpo di Anastasia disposti in seguito all’autopsia eseguita presso l’Istituto di medicina legale dell’Università Cattolica per chiarire le cause del decesso. Fra le ipotesi quella che la donna, nata a Omsk, in Siberia, sia stata soffocata. I corpi di madre e figlia furono trovati il 7 giugno scorso nel parco romano Villa Pamphili, l’uomo è stato estradato in Italia dalla Grecia. Prima di essere trasferito nel penitenziario romano, è stato sottoposto ad una visita medica al policlinico di Tor Vergata dove è stato giudicato idoneo per il regime carcerario. L’uomo è stato scortato da personale della Polizia di Stato, della Squadra mobile della capitale e dello Scip, Servizio internazionale per la cooperazione di polizia. Avrebbe dovuto essere condotto subito nel reparto psichiatrico del carcere di Rebibbia, questo perché già in Grecia aveva avuto episodi psicotici nella cella in cui si trovava, ma avendo dichiarato un malore al suo arrivo a Roma è stato trasferito in ospedale al policlinico di Tor Vergata per accertamenti che hanno poi dato esito negativo. Già durante il volo l’uomo avrebbe dato in escandescenza, aggredendo verbalmente gli agenti di scorta e sostenendo di essere stato picchiato. Ha inoltre minacciato azioni legali contro tutti i presenti. Secondo quanto riferito, Kaufmann è apparso visibilmente alterato per tutta la durata del viaggio. “Nostra figlia era laureata e aveva un ottimo lavoro a Mosca”. Così i genitori di Anastasia durante lo Speciale di “Chi l’ha visto?” dedicato al delitto di Villa Pamphili. “Poi in vacanza a Malta – racconta la mamma della ragazza trovata morta con sua figlia – si è innamorata di Rexal: e non avevamo capito che era un mostro”. Dopo l’intervista alla mamma di Anastasia Trofimova della scorsa settimana, i genitori della giovane erano arrivati a Roma per vedere i luoghi dove sono state abbandonate la figlia Anastasia e la nipotina Andromeda. “Siamo sconvolti. Non avremmo mai immaginato che quell’uomo potesse fare una cosa del genere”. Così hanno dichiarato, tra le lacrime, i genitori di Anastasia, agli investigatori che li hanno ascoltati all’aeroporto di Fiumicino, dopo il loro arrivo a Roma il 4 luglio scorso.

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