martedì, Novembre 18, 2025

Agli arresti domiciliari il chirurgo indagato per la morte di Simonetta Kalfus

Sono arrivati gli arresti domiciliari per Carlo Bravi, il chirurgo accusato di omicidio in concorso con altri due colleghi per la morte di Simonetta Kalfus, la 62 enne deceduta a marzo in ospedale, dopo dodici giorni di agonia, in seguito a un intervento di liposuzione in uno studio medico di Cinecittà. Il provvedimento – eseguito dai Carabinieri del NAS di Roma – è la conseguenza dell’avviso di garanzia già ricevuto e del mancato rispetto della sospensione di sei mesi dall’esercizio dell’attività medica disposta dal Tribunale di Roma. Il 16 luglio scorso Bravi era stato sorpreso a operare di nuovo abusivamente, questa volta in una abitazione privata, al Quadraro. Sul lettino della camera da letto una giovane donna sudamericana che stava per ricevere un intervento di chirurgia estetica sulle orecchie. Aveva pagato in nero 500 euro per l’operazione, in una stanza piena di sporcizia e cianfrusaglie, come documentato dalle stesse immagini fatte dal Nas. E in casa circolavano liberamente anche due cani. Denunciata insieme al medico anche la sua assistente, una infermiera di 65 anni in pensione. Il medico – sottolineano i Nas in un comunicato – ha dunque continuato ad esercitare la sua l’attività professionale, contravvenendo al divieto e senza la minima forma di sicurezza dal punto di vista igienico sanitario. L’ordine dei medici lo aveva già sospeso nella primavera del 2024. La misura cautelare è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari. La Procura della Repubblica aveva però richiesto per la gravità dei fatti il carcere.

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