mercoledì, Luglio 23, 2025

Colpite le tende degli sfollati a Gaza City, 13 morti e 25 feriti

Sfollati palestinesi sono stati sorpresi nel sonno da colpi esplosi da carri armati israeliani che hanno aperto il fuoco contro le loro tende nel ‘Beach Camp’, a ovest di Gaza City. Secondo media locali, che citano fonti sanitarie, il bilancio provvisorio e’ di almeno 13 morti e 25 feriti da due colpi di carro armato “sparati contro un complesso di tende” nella parte occidentale di Gaza City, nella Striscia di Gaza settentrionale. Il sito ospitava cittadini di Gaza sfollati da altre aree della Striscia settentrionale. Secondo i primi resoconti, i carri armati posizionati a nord del campo di Shati hanno aperto il fuoco contro le tende. L’agenzia di stampa Reuters ha osservato che le Idf non hanno ancora riferito in merito a questa operazione notturna in corso. La popolazione di Gaza, che conta oltre 2 milioni di  persone, sta affrontando una grave carenza di cibo e altri beni essenziali, con  la protezione civile e Medici Senza Frontiere (MSF) che hanno segnalato un picco  di casi di malnutrizione negli ultimi giorni.  In un post su X, l’Unrwa ha affermato che la carenza di cibo nel territorio  palestinese ha causato un aumento dei prezzi dei generi alimentari di 40 volte,  mentre gli aiuti immagazzinati nei suoi depositi fuori Gaza potrebbero sfamare  “l’intera popolazione per oltre tre mesi”. “La sofferenza a Gaza è causata  dall’uomo e deve essere fermata”, ha scritto. “Togliete l’assedio e fate  arrivare gli aiuti in modo sicuro e su larga scala, ha aggiunto Unrwa. La protezione civile ha segnalato domenica almeno tre  decessi infantili per “fame grave e malnutrizione” nell’ultima settimana. Il  ministero della Sanità ha affermato che 18 persone sarebbero morte di fame  nelle 24 ore tra sabato e domenica.  “I neonati di età inferiore a un anno soffrono di carenza di latte, che porta a  una significativa perdita di peso e a una riduzione delle difese immunitarie,  rendendoli vulnerabili alle malattie”, ha dichiarato Mohammed Abu Salmiya,  direttore dell’ospedale al Shifa di Gaza.  Israele ha dichiarato oggi che “non vi è alcun divieto o restrizione  all’ingresso di latte in polvere o alimenti per neonati a Gaza”. Il presidente Usa, Donald Trump, è stato “colto di sorpresa dal bombardamento israeliano in Siria e contro una chiesa cattolica a Gaza”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. Sempre secondo i media Usa, la Leavitt, parlando con i giornalisti, ha aggiunto che Trump mantiene “un buon rapporto di lavoro” con Netanyahu, e che per “entrambi questi episodi, ha contattato rapidamente il primo ministro israeliano per affrontare la situazione”. La residenza del personale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità a Deir al Balah, nella striscia di Gaza, è stata attaccata tre volte oggi, ha dichiarato il direttore generale dell’agenzia sanitaria Tedros Adhanom Ghebreyesus in un post su X, affermando che anche il magazzino principale della residenza è stato attaccato.
“I militari israeliani sono entrati nella struttura, costringendo donne e bambini a evacuare a piedi verso Al-Mawasi nel mezzo di un conflitto attivo”, ha scritto. “Il personale maschile e i suoi familiari sono stati ammanettati, spogliati, interrogati sul posto e sottoposti a controlli con armi da fuoco. Due membri del personale dell’OMS e due familiari sono stati arrestati. Tre sono stati successivamente rilasciati, mentre un membro del personale rimane detenuto. 32 membri del personale dell’Oms e i loro familiari sono stati evacuati presso l’ufficio dell’Oms non appena è stato possibile accedervi” E ha aggiunto: “L’Oms chiede l’immediato rilascio del personale arrestato e la protezione di tutto il suo personale.”

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