mercoledì, Luglio 23, 2025

Un piano strutturale per riorganizzare le carceri italiane: 10mila nuovi posti entro il 2027

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a un ambizioso piano di edilizia penitenziaria che promette di rivoluzionare il sistema carcerario italiano, affrontando il cronico problema del sovraffollamento. Entro i primi mesi del 2027, saranno creati 9.696 nuovi posti negli istituti di pena e per minorenni, un risultato definito “rilevante” dal Sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari, e dal Ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Il piano, sostenuto da un investimento di 335 milioni di euro da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), guidato dal vicepremier Matteo Salvini, punta a migliorare le condizioni di detenzione e di lavoro all’interno delle carceri, senza ricorrere a misure come indulti o liberazioni anticipate incondizionate. “La soluzione del sovraffollamento carcerario è una priorità, ma non può essere risolta con la bacchetta magica”, ha dichiarato il Ministro Nordio in conferenza stampa a Palazzo Chigi. Il problema, sedimentato da decenni, richiede interventi strutturali e mirati. Tra questi, il potenziamento delle strutture esistenti e la costruzione di nuovi istituti, come il carcere di San Vito al Tagliamento, il primo nuovo penitenziario realizzato in Italia dopo 14 anni. Significativi anche gli interventi di manutenzione, come quello previsto per il carcere di Forlì, e l’aggiunta di 85 posti destinati al settore minorile negli Istituti Penali per Minorenni (IPM) di Casal del Marmo (Roma), Lecce, Rovigo e Quartucciu (Cagliari). Il piano, reso possibile dalla collaborazione tra il Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria, il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, il Commissario Straordinario all’Edilizia Penitenziaria e il Mit, prevede la creazione di 2.684 nuovi alloggi sotto la diretta gestione del dicastero di Salvini. “Niente indulti o svuota-carceri: il sovraffollamento si combatte con investimenti in infrastrutture, rieducazione e sicurezza”, ha detto Ostellari, parlando di approccio pragmatico del governo. Oltre all’aumento della capacità detentiva, il piano include misure per migliorare la gestione dei detenuti, con particolare attenzione ai tossicodipendenti. Nordio ha annunciato una “detenzione differenziata extra moenia” per questa categoria, con l’obiettivo di favorire il recupero piuttosto che la semplice punizione. “I tossicodipendenti sono persone da curare più che criminali da punire”, ha spiegato il Ministro, precisando che saranno ospitati in comunità certificate, fuori dai tradizionali circuiti carcerari. Questa misura si affianca all’accelerazione delle procedure per la liberazione anticipata per chi ne ha diritto, senza però cedere a una “liberazione lineare e incondizionata” che, secondo Nordio, rappresenterebbe una “resa” e una “debolezza” dello Stato. Per alleviare le condizioni di detenzione, il governo ha introdotto anche modifiche normative, come la revisione delle disposizioni sui contatti telefonici per i detenuti e una razionalizzazione delle circoscrizioni giudiziarie, al fine di rendere il sistema più efficiente. L’urgenza di questi interventi è resa ancora più evidente da episodi recenti, come quelli avvenuti nel carcere di Valle Armea a Sanremo. Qui, un detenuto in stato di alterazione è salito sul tetto della zona passeggi, mentre un altro ha appiccato un incendio nel reparto isolamento. Vincenzo Tristaino, segretario regionale del Sappe Liguria, ha denunciato una situazione “al limite”, con 260 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 223 posti e un organico di Polizia Penitenziaria ridotto a 155 unità, contro le 185 necessarie. “Il personale è sottoposto a carichi di lavoro insostenibili, con turni che superano le 12 ore”, ha dichiarato Tristaino, sottolineando la necessità di interventi urgenti per deflazionare la popolazione carceraria e potenziare l’organico. La presenza di detenuti con gravi patologie psichiatriche, spesso non adeguatamente seguiti, complica ulteriormente la gestione quotidiana.

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