mercoledì, Novembre 12, 2025

Valcanneto, l’emergenza furti spinge i residenti a organizzarsi: “La sicurezza è un bene comune”

Nella tranquilla cornice residenziale di Valcanneto, frazione del Comune di Cerveteri, l’estate porta con sé non solo giornate più lunghe, ma anche notti più insicure. Secondo numerosi residenti, l’emergenza furti è ormai diventata una piaga quotidiana, con effrazioni che si moltiplicano, spesso in pieno giorno e a volto scoperto. «È diventato il paradiso dei ladri – racconta un cittadino esasperato – sanno quando colpire, si muovono indisturbati. Ogni sera guardiamo fuori con ansia, sperando che non tocchi a noi». A testimoniare il clima di frustrazione che serpeggia tra le famiglie della zona ci sono persino cartelli ironici affissi alle porte: “Sono già passati due volte, non c’è più niente da rubare”.

Strade buie e pattuglie assenti
Tra le principali criticità segnalate dagli abitanti: la scarsa illuminazione pubblica, le strade buie e poco trafficate e l’assenza quasi totale di pattuglie, soprattutto nelle ore notturne. «Non si vede mai una volante – lamentano – e con il buio, Valcanneto diventa il regno dell’illegalità». Ma tra chi si arrende alla paura e chi si limita a protestare, c’è anche chi ha deciso di reagire concretamente.

Il Comitato di Zona si organizza: “Servizio attivo tutte le notti”
A guidare questa risposta civica è Antonella Temperini, presidente del Comitato di Zona di Valcanneto, che racconta come, già dal 2022, molti residenti abbiano deciso di unirsi per finanziare un servizio di sicurezza privata con l’agenzia Securitas. «Circa un terzo delle famiglie ha aderito – spiega Temperini – e ogni notte, dalle 23 alle 6, viene effettuato un pattugliamento costante. Le case coperte sono contrassegnate da un tagliandino, ma i benefici si estendono anche a chi non è abbonato. Abbiamo registrato un calo significativo dei furti notturni». Il problema ora, però, si sposta alle ore diurne, quando il servizio non è operativo. «I ladri si sono adattati – continua Temperini – e ora colpiscono soprattutto durante il giorno».

Appello alla comunità: “Più siamo, più possiamo fare”
Da qui l’appello alla partecipazione. «Se più famiglie aderissero, potremmo estendere gli orari, fare più passaggi, coprire aree finora scoperte e avviare anche controlli diurni a campione. L’abbonamento costa 20 euro al mese: una cifra simbolica per garantire un presidio costante e visibile sul territorio». Il messaggio del Comitato è chiaro: la sorveglianza privata non è una soluzione definitiva, ma al momento rappresenta l’unico strumento realmente efficace e continuativo per contrastare i furti. Ogni nuova adesione rafforza la rete, aumenta la dissuasione e migliora la sicurezza di tutta la comunità. I nuovi iscritti vengono coperti entro 48-72 ore, rendendo il servizio immediatamente operativo. Intanto, le telecamere installate dal Comune agli ingressi della frazione sono attive, ma – come sottolinea la presidente – senza pattugliamenti sul campo e presenze fisiche, le immagini servono a poco.

L’esempio di Campo di Mare
Il modello che Valcanneto guarda con attenzione è quello di Campo di Mare, altra località del territorio dove l’estensione della rete di sorveglianza privata ha portato a una netta riduzione dei reati predatori e a un crescente senso di sicurezza tra i residenti. «Dobbiamo smettere di aspettare soluzioni dall’alto – conclude Temperini – e iniziare a costruire sicurezza dal basso. È un bene comune, e va difeso insieme. Più siamo uniti, più siamo forti». Nel frattempo, Valcanneto continua a guardare oltre le promesse istituzionali, affidandosi alla coesione tra cittadini. Un modello di partecipazione attiva che, in un contesto sempre più fragile, potrebbe fare scuola.

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