mercoledì, Novembre 19, 2025

Dov’è il cellulare di Emanuela Ruggeri? Ecco i messaggi tra la donna e sua madre

La cronologia dei messaggi via cellulare che Emanuela Ruggeri e sua madre Alessandra Loreti si sono scambiate può aiutare a ricostruire una parte della verità sulla morte della donna, 32 anni, ritrovata priva di vita lungo via del Mandrione, a Roma. La donna esce lunedì sera , dice che va a cena con amici. Dorme fuori e il giorno dopo, verso le 14, con un messaggio Whatsapp risponde alla madre che la sta cercando. La famiglia pensa che tornerà a sera, ma nel pomeriggio non si vede malgrado debba occuparsi anche del cane che di solito porta a spasso. “Stiamo in pensiero. Dove sei?”, chiede la signora Alessandra attorno alle 19. Cinque ore, dopo passate le dieci di sera, arriva al cellulare della madre un sms. La figlia si scusa, dice che è andata al mare e che ha la batteria del cellulare scarica. “Mia figlia non usava abitualmente gli sms”, ci dice la signora Alessandra. Le risponde chiedendo: “Ma torni? Ti fai viva per favore?” Il sospetto è che quel messaggio partito dal suo cellulare non sia stato scritto da lei. La signora Alessandra è andata la mattina dopo, mercoledì, a fare la denuncia di scomparsa. Il corpo della giovane è stato trovato la sera di domenica scorsa, tra sterpaglie e rifiuti, lungo via del Mandrione. Sul luogo il telefono non è stato trovato. C’erano invece i suoi documenti. Ed erano rimaste lì le infradito con cui Emanuela Ruggeri era uscita di casa lunedì 14 sera. La signora Alessandra le ha viste ieri, per la prima volta è andata a vedere dove è stata abbandonata la figlia, e le ha portate a casa. “Emanuela non era un fringuellino, era alta 1 metro e 85, era robusta. Almeno due persone devono averla presa e lasciata sotto quel materasso, nascosta alla vista di chi passasse. Io non smetterò un momento di cercare la verità sulla morte di mia figlia”.

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