I vertici dell’Unione europea, dopo la missione conclusa in Giappone, sono arrivati a Pechino per il summit dedicato ai 50 anni delle relazioni diplomatiche tra Ue e Cina. Cina e Ue devono “comprendere con fermezza la direzione corretta dello sviluppo delle relazioni” bilaterali e “lavorare insieme per aprire le porte a 50 anni ancora più brillanti” dei loro rapporti. Il presidente Xi Jinping, incontrando il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, ha detto che “di fronte all’accelerazione dei cambiamenti che capitano una volta in un secolo e alla situazione internazionale e di caos interconnessi” i leader delle due parti “dovrebbero dimostrare ancora una volta la loro lungimiranza e responsabilità” e rafforzare “la fiducia reciproca” Ursula von der Leyen ritiene “fondamentale che Cina ed Europa riconoscano le rispettive preoccupazioni e presentino soluzioni reali”. Incontrando il presidente cinese presso la Grande sale del popolo insieme al presidente del Consiglio europeo, von der Leyen nei primi minuti di dichiarazioni pubbliche ha definito “essenziale” il riequilibrio delle “nostre relazioni bilaterali”, viste come tra le “più importanti al mondo” e che hanno raggiunto un “punto di svolta”. Von der Leyen ha ricordato la natura “speciale” della sua visita, la terza a Pechino “come presidente della Commissione Ue e la prima del mio secondo mandato”, allo scopo di celebrare i 50 anni di relazioni diplomatiche bilaterali, durante i quali “la cooperazione è cresciuta in profondità e portata” e sia l’Europa sia la Cina “sono cambiate profondamente”. “Noi europei abbiamo creato l’Ue e un mercato unico di circa 450 milioni di persone. La Cina è diventata una potenza manifatturiera e tecnologica e 800 milioni di persone sono uscite dalla povertà. È una trasformazione che ha impressionato e ispirato il mondo”, ha aggiunto. “Oggi, Europa e Cina sono due delle tre maggiori potenze economiche e commerciali del mondo e la nostra relazione è una delle più importanti e significative al mondo”, ha osservato ancora von der Leyen. In termini di interscambio totale, l’Ue “è il principale partner commerciale della Cina e la Cina è il terzo dell’Ue. Il nostro scambio bilaterale di merci supera ora i 2 miliardi di euro al giorno. L’Europa sostiene lo sviluppo economico della Cina da decenni e continua a farlo”. Tuttavia, “con l’approfondirsi della nostra cooperazione, sono aumentati anche gli squilibri. Abbiamo raggiunto un punto di svolta. Riequilibrare le nostre relazioni bilaterali è essenziale. Perché, per essere sostenibili, le relazioni devono essere reciprocamente vantaggiose”, ha aggiunto la presidente della Commissione, secondo cui “per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale che Cina ed Europa riconoscano le rispettive preoccupazioni e propongano soluzioni concrete”. Sul “tema cruciale del cambiamento climatico e della tutela ambientale, abbiamo un programma positivo. Condividiamo un forte impegno per l’Accordo di Parigi e la sua piena attuazione, e lavoreremo insieme per il successo della Cop30 a Belém”, ha rimarcato von der Leyen, ricordando che “i prossimi 50 anni delle nostre relazioni sono ancora da scrivere. È un’opportunità per riequilibrarle per il popolo cinese e per il popolo europeo”. “Abbiamo sistemi politici ed economici diversi. Non sempre siamo d’accordo. Tuttavia, abbiamo un interesse condiviso nel perseguire relazioni costruttive e stabili, ancorate al rispetto dell’ordine internazionale basato sulle regole, all’impegno equilibrato e alla reciprocita’”. Lo ha dichiarato Antonio Costa, nel suo intervento. “Oggi il mondo sta attraversando un periodo di incertezza globale caratterizzato da volatilita’ economica, tensioni geopolitiche, nonche’ sfide che l’intera umanita’ deve affrontare. L’Unione europea e la Cina sono le principali economie e attori del mondo. Condividiamo la responsabilita’ di sostenere l’ordine basato sulle regole e affrontare le sfide globali”, ha spiegato. “In qualita’ di membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, invitiamo la Cina a usare la sua influenza sulla Russia per rispettare la Carta delle Nazioni Unite e porre fine alla sua guerra di aggressione contro l’Ucraina”. Lo ha dichiarato Antonio Costa, nel suo incontro con Xi Jinping a Pechino.