mercoledì, Novembre 19, 2025

Scoperta choc al San Camillo: resti ossa umane tra rifiuti

È stata una mattinata che ha assunto contorni da film dell’orrore quella di oggi presso l’ospedale San Camillo Forlanini, uno dei poli sanitari più importanti della Capitale. Intorno alle 9.30, un operaio di una delle ditte incaricate dei lavori di ristrutturazione all’interno del padiglione Monaldi – da anni in disuso – ha notato qualcosa di anomalo mentre stava raccogliendo e spostando materiale di risulta nella zona del vano ascensore al piano terra. Tra cartoni, calcinacci e sacchi neri, sono affiorati quelli che, sin da subito, hanno assunto le sembianze inconfondibili di resti ossei umani. L’operaio, ancora visibilmente scosso, ha immediatamente allertato il caposquadra, che ha chiamato i Carabinieri della stazione Monteverde Nuovo, giunti in pochi minuti sul posto insieme ai colleghi della sezione rilievi del nucleo investigativo di via in Selci. L’intera area è stata transennata e posta sotto sequestro, mentre un medico legale, giunto su disposizione della Procura, ha effettuato un primo esame visivo sul materiale rinvenuto. Secondo fonti investigative, si tratterebbe effettivamente di ossa umane, verosimilmente appartenenti a un adulto, anche se al momento non è possibile stabilire il sesso, l’epoca o le cause della morte. Per avere maggiori certezze sarà necessario attendere l’esito degli esami antropologici e del DNA, che verranno eseguiti nei prossimi giorni. Il padiglione Monaldi, da tempo chiuso al pubblico e in stato di abbandono, era stato recentemente inserito nel piano di ristrutturazione straordinaria dell’ospedale. Proprio le operazioni di sgombero e bonifica dei locali hanno portato al tragico rinvenimento, che ha subito attirato l’attenzione di inquirenti e vertici sanitari. Non si esclude nessuna ipotesi investigativa: dal ritrovamento di resti ospedalieri antichi o non correttamente smaltiti, a scenari più inquietanti, come un delitto avvenuto in passato e mai scoperto. Le condizioni dei resti – dicono gli investigatori – lasciano pensare che siano lì da diverso tempo, forse anni, ma solo le analisi potrà fornire un inquadramento temporale più preciso. Intanto, all’interno dell’ospedale regna l’incredulità. “Una scoperta agghiacciante”, racconta un infermiere fuori servizio accorso sul posto, “non avremmo mai pensato che potessero esserci dei resti umani in un padiglione che per decenni è stato operativo”. Le indagini sono ora coordinate dalla Procura di Roma, che ha aperto un fascicolo a carico di ignoti. Il ritrovamento riporta l’attenzione sulla gestione e bonifica dei vecchi edifici sanitari, spesso dimenticati o lasciati al degrado per anni, con il rischio di celare segreti inquietanti tra le loro mura.

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