venerdì, Agosto 1, 2025

Civitavecchia, Tidei (Italia Viva): “Nel Decreto Economia l’ennesimo schiaffo, risorse solo per Genova. A noi restano promesse e passerelle”

“Nel Decreto Legge Economia, all’articolo 2, si nasconde l’ennesimo colpo basso per Civitavecchia”. A denunciarlo con toni durissimi è Marietta Tidei, capogruppo di Italia Viva nel Consiglio regionale del Lazio, che accusa apertamente il Governo e la Giunta regionale di abbandonare il porto di Civitavecchia a un destino fatto di promesse mai mantenute e di risorse che non arrivano mai. L’attacco della consigliera è puntuale e si concentra su un passaggio chiave del provvedimento economico varato nei giorni scorsi: “L’articolo 2 del Decreto prevede un’ingente autorizzazione di spesa per la fase B della diga foranea di Genova: 50 milioni di euro per il 2026 e ben 92,8 milioni per il 2027. Un intervento senz’altro strategico per Genova, ma che – visto dal nostro territorio – suona come una beffa, l’ennesima”. Secondo Tidei, Civitavecchia sarebbe ormai diventata terra di promesse vuote. “Nel nostro scalo mancano 40 milioni di euro per l’antemurale e altri 50 milioni per completare i lavori previsti dall’Allegato E all’atto concessorio del terminalista. Si tratta di risorse indispensabili per rendere Civitavecchia un punto di riferimento competitivo per il traffico crocieristico europeo. Eppure, ancora una volta, da Roma arrivano solo chiacchiere”. L’affondo non risparmia nessuno: “Mentre ministri, assessori e rappresentanti istituzionali sfoggiano annunci roboanti e tagliano nastri di opere finanziate da chi c’era prima, il nostro porto resta al palo. Non c’è una visione strategica, non ci sono stanziamenti concreti, non c’è nemmeno l’ombra della tanto evocata Zona Logistica Semplificata (ZLS)”. Tidei paragona amaramente la situazione di Civitavecchia a quella di Genova: “Complimenti al capoluogo ligure, che evidentemente sa come farsi ascoltare nei luoghi in cui si decide davvero. Qui invece si resta fermi: tra cene di gala e parole al vento, si continua a parlare di ‘transizione economica’ senza che a sostenerla vi sia un solo euro”. Il messaggio è chiaro: basta propaganda, servono impegni concreti. “Civitavecchia non può più aspettare. Merita rispetto, investimenti, concretezza. Non è più tempo di passerelle e pacche sulle spalle. È ora che chi governa – a livello regionale e nazionale – prenda finalmente decisioni coraggiose e dia a questo territorio gli strumenti per crescere davvero”, ha concluso Tidei. Una denuncia che riaccende i riflettori sul nodo infrastrutture e sviluppo economico nel Lazio nord, proprio mentre il porto di Civitavecchia – già in difficoltà a causa della crisi energetica e della riconversione post-carbonifera – attende ancora il via libera a investimenti fondamentali per il suo rilancio.

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