martedì, Novembre 18, 2025

Monteverde, la piccola Stella resta con la mamma: il Tribunale sospende l’allontanamento

La piccola Stella potrà restare con la sua mamma. È arrivata questa mattina la decisione del Tribunale per i Minorenni di Roma: sospeso il provvedimento che prevedeva l’allontanamento forzato della bambina di 5 anni, affetta da una patologia rara, dalla sua abitazione nel quartiere Monteverde. La minore, per cui era stato disposto il trasferimento in una casa famiglia con l’intervento della forza pubblica, continuerà a vivere nel suo ambiente familiare, accudita dalla madre, sostenuta da un’intera comunità che si è stretta attorno a lei. A rendere pubblica la notizia è l’assessora alle Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale, Monica Lucarelli, che in una nota ha espresso “commozione e sollievo” per una decisione che restituisce, almeno per ora, serenità e dignità alla famiglia. “Accolgo con sollievo e commozione la decisione del Tribunale di Roma – scrive Lucarelli – Una scelta che restituisce dignità a una bambina di cinque anni e a una madre che, grazie alla solidarietà del suo quartiere, ha trovato la forza di resistere a una misura che appariva sproporzionata”. Il caso di Stella è emerso nelle ultime settimane dopo che era stato notificato un decreto che prevedeva l’immediato collocamento della bambina in una struttura protetta, nonostante la presenza costante della madre e il supporto di un’intera rete familiare. La reazione del vicinato è stata esemplare: un’intera scala di Monteverde si è mobilitata per difendere il diritto della piccola a crescere nel proprio contesto, portando il caso all’attenzione pubblica attraverso lettere, segnalazioni, e una pressione civica silenziosa ma efficace. Lucarelli, nel commentare la vicenda, ha posto l’accento sulla necessità di ripensare le prassi nei casi di affido, con maggiore attenzione alla reale tutela del minore: “Il caso di Stella ci interroga come istituzioni e come comunità. Dobbiamo chiederci come evitare che siano i bambini a pagare il prezzo di un sistema che, talvolta, sembra perdere di vista la loro tutela autentica. Una casa famiglia non è un luogo neutro. È una scelta estrema, che dovrebbe arrivare solo dopo aver esaurito ogni altra possibilità, dopo aver ascoltato, con umanità, la storia del minore”. L’assessora ricorda l’importanza della valutazione dei legami familiari, soprattutto nei casi in cui esistono figure genitoriali presenti, legami affettivi solidi, reti di supporto che rappresentano un’alternativa concreta alle soluzioni istituzionalizzate. “Dove c’è una madre presente e giudicata idonea, dove ci sono nonni, zii, una rete affettiva… lì deve esserci prima di tutto ascolto”, prosegue Lucarelli. La sospensione del provvedimento non chiude definitivamente la vicenda giudiziaria, ma rappresenta un passo fondamentale che riporta al centro il principio del superiore interesse del minore, da tutelare anche – e soprattutto – nella quotidianità degli affetti. “Oggi festeggiamo un risultato importante, frutto della mobilitazione civica e della presa di parola di cittadini che non hanno voltato lo sguardo. Ma quante altre ‘Stella’ non hanno un condominio che le protegge?”, conclude l’assessora. Un interrogativo che suona come un monito: dietro ogni provvedimento giudiziario, c’è una storia, una voce da ascoltare, una fragilità da rispettare. E, a volte, un intero quartiere capace di fare la differenza.

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