È entrata nel vivo, anche nella Tuscia, la stagione più critica per gli incendi boschivi. Un anno fa, alle porte di Tuscania, un rogo di vaste proporzioni ha interessato un centinaio di ettari, tra macchia mediterranea che campi abbandonati. Vigili del fuoco e protezione civile, sono stati impegnati per quattro giorni nelle operazioni di spegnimento. In campo anche mezzi aerei. Chiusa per due giorni la provinciale tuscanese. Le fiamme hanno l’ambito il centro abitato. Le squadre sul campo sono riuscite ad impedire che il fuoco interessasse una ex Cartiera con all’interno materiali potenzialmente pericolosi. Nel Lazio, lo scorso anno, secondo Ispra, sono andati in fumo più di 800 ettari di foreste. La nostra regione è al quinto posto, in Italia, per boschi bruciati nel 2024. Latina guida la classifica tra le province laziali con 274 ettari. Quest’anno il dispositivo regionale antincendio boschivo, oltre alla collaborazione con i vigili del fuoco ammesso in campo 4000 volontari, 700 mezzi e 7 elicotteri. Per la prima volta nella campagna 2025, nel sud del pontino, è partita la sperimentazione della formula dei gemellaggi con protezione civile di altre regioni italiane.