A raccontare nella maniera più efficace e dolorosa come Carla Stagno – la santona Marie – manipolasse le sue vittime erano state in aula le parole del fratello di una donna di 46 anni che era stata convinta a sospendere la chemioterapia. La 46enne morirà poco dopo. Era il 2021. Decine, hanno ricostruito gli investigatori della Polizia Postale, le vittime circuite con il miraggio di una guarigione miracolosa, la promessa di curare gravi malattie come il cancro attraverso processi di modifica del DNA, sviluppati da una sedicente intelligenza artificiale. A capo della setta denominata Unisono c’era appunto Carla Stagno, 55 anni. È stata condannata a nove anni di carcere e, dopo mesi di ricerche, la Polizia di Stato l’ha rintracciata e arrestata al Lido di Ostia. Associazione per delinquere, esercizio abusivo della professione medica e morte come conseguenza di altro reato: i reati per cui i giudici di Torino l’hanno condannata nel processo in cui era imputata insieme a 4 collaboratori. I canali social erano lo strumento principale per controllare le vittime, che ogni giorno inviavano parametri di pressione, frequenza cardiaca, all’arrestata, e ottenevano in cambio indicazioni terapeutiche del tutto arbitrarie oltre che pericolose. Le indagini hanno ricostruito un giro d’affari illecito di circa 100mila euro, ma le somme di denaro versate dalle vittime come donazioni al gruppo di truffatori sarebbero molto più elevate.
