venerdì, Dicembre 5, 2025

Caporalato, a Latina flashmob di Libera e Cgil: basta morti e sfruttamento

Il pomodoro come simbolo delle vittime del caporalato nel territorio pontino, che spesso vengono sfruttate proprio per raccogliere questo e altri frutti della terra. Sono proprio cassette di pomodori quelle che sono stati distribuite ieri durante un flashmob in Corso della Repubblica, a Latina, organizzato da Libera Lazio e Flai Cgil come denuncia contro lo sfruttamento lavorativo. Ragazzi e ragazze hanno consegnato ai passanti pomodori, ognuno dei quali portava scritto il nome di una vittima del caporalato nelle campagne italiane, uccise da un sistema che calpesta la dignità e alimenta una filiera – dicono i promotori – basata sull’ingiustizia. I giovani hanno anche partecipato alle Brigate del lavoro del sindacato, con un’azione di presenza e ascolto nei campi, per incontrare i braccianti e informarli sui propri diritti. Le richieste sono quelle di un impegno concreto dalle istituzioni, con rafforzamento delle ispezioni nel settore agricolo e sanzioni per chi alimenta violenze e sfruttamento, insieme all’abrogazione di norme come la legge Bossi – Fini, che per Cgil e Libera criminalizzano i migranti favorendo indirettamente le mafie.

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