A pochi mesi dalla bonifica avviata lo scorso 20 febbraio 2025 lungo la Strada Provinciale Settevene Palo Nuova, la situazione dei rifiuti torna purtroppo a essere drammaticamente identica a prima. A denunciarlo è il Gruppo Tecnico del Movimento 5 Stelle di Cerveteri, che ricorda come l’intervento fosse stato effettuato in collaborazione tra il Comune di Cerveteri e la Città Metropolitana di Roma Capitale, con un significativo impegno economico da parte dell’amministrazione comunale per lo smaltimento. Nonostante la rimozione dei rifiuti e la bonifica, la strada è nuovamente disseminata di sacchi neri, rifiuti ingombranti, scarti edili e materiali pericolosi. A testimoniare il ritorno del degrado sono le immagini inviate dai residenti della zona, che documentano una situazione fuori controllo e di grave impatto ambientale e visivo. Il GT del M5S, attraverso il suo rappresentante Attilio Di Maio, sottolinea come questo continuo abbandono di rifiuti vanifichi gli sforzi economici e operativi, generando ulteriore spesa pubblica e danneggiando pesantemente il decoro e l’immagine del territorio. Per questo motivo, il gruppo sollecita l’Amministrazione comunale ad adottare una serie di misure urgenti: Installazione immediata di telecamere o foto-trappole mobili nei punti più critici, con definizione chiara e trasparente di chi ne curerà il monitoraggio e la verbalizzazione delle sanzioni. A tal proposito, si ricorda che sarebbero già disponibili circa 20.000 euro assegnati dalla Città Metropolitana nel gennaio 2025. Programmazione di controlli periodici da parte della Polizia Locale lungo tutto il tratto interessato, con la pubblicazione mensile dei verbali elevati. Trasparenza totale sui costi sostenuti per la bonifica di febbraio e sugli eventuali preventivi per futuri interventi. Avvio di una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini, con particolare attenzione alle imprese edili, sui corretti canali di conferimento dei rifiuti, coinvolgendo scuole e associazioni del territorio. Valutazione della costituzione di un tavolo permanente con la partecipazione di residenti, associazioni ambientaliste e forze dell’ordine per un monitoraggio costante della situazione. Una presa di posizione netta e dettagliata, che chiede risposte concrete a fronte di un problema che rischia di compromettere irreversibilmente l’ambiente e la qualità della vita nella zona.